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Valore moneta da 100 Lire FAO Fiat Panis

Avete conservato questa moneta da 100 lire? Meglio che voi sappiate quanto vale

Oggi vogliamo parlarvi di una delle due monete da 100 lire coniate dalla Zecca di Stato Italiana in onore della FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e per l’Agricoltura. La prima fu coniata nel 1978, mentre quella che vi mostriamo oggi è del 1995. Questa moneta è conosciuta come 100 lire FAO del secondo tipo, oppure come 100 lire FAO Fiat Panis del 1995.

L’occasione scelta per dedicare questa moneta alla famosa organizzazione, è stata il cinquantesimo anniversario dalla nascita della stessa.

Il materiale utilizzato per la coniazione di questa moneta è il Cupronichel. Essa ha un diametro di 22 millimetri, un peso di 4,5 grammi e presenta il bordo con una godronatura discontinua.

Degno di nota il fatto che, questa, è stata l’ultima moneta da 100 lire commemorativa coniata dalla Repubblica Italiana, prima del definitivo passaggio all’euro avvenuto nel 2001.

Sulla facciata del dritto compare al centro la testa dell’Italia Turrita di profilo e rivolta verso sinistra, contornata dalla scritta in stampatelo maiuscolo “REPVBBLICA ITALIANA”. Sotto al collo, troviamo la firma dell’autrice della moneta e due stelle a cinque punte.

Parlando del rovescio, vediamo che su tutta la superficie è riportato un reticolo costituito dai meridiani e paralleli del globo terrestre. Al centro compare, invece, il valore nominale della moneta, ossia il numero 100, attraversato da un ramoscello di ulivo e da una spiga di grano. In alto troviamo le date del cinquantenario dalla nascita della FAO (1945-1995) e il logo dell’associazione stessa.

Valore moneta da 100 Lire FAO Fiat Panis

Valore delle 100 lire FAO Fiat Panis del 1995

Coniata nel solo 1995 in 100.000.000 di pezzi, questa moneta è da considerare comune.

L’altissima tiratura della moneta stessa ha fatto in modo che, negli anni, mantenesse un valore numismatico abbastanza basso. Se la moneta presenta segni di usura, possiamo affermare addirittura che il suo valore è praticamente zero.

Se invece ne possedete una in Fior di Conio, potreste ricavarne al massimo 2 euro.

Il consiglio che vi diamo è quindi quello di tenerla da parte, nella speranza che possa valere di più tra qualche anno.