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Bonus Inps: ai furbetti 48 milioni

È enorme il tesoro regalato ai furbetti col bonus Inps per il coronavirus: 48 milioni di euro. Soldi che dovevano andare ai “poveri”. Che invece sono andati ai “ricchi”: accattoni. Infatti, chi ha incassato i 600 euro di marzo in via automatica, ha avuto altri 600 euro in aprile. E a maggio? È scattato il vincolo del calo di fatturato: solo qui l’Agenzia delle Entrate è scesa in campo. Molto tardi.

Sono addirittura 40.000 casi al vaglio dell’unità Antifrode Inps per verificare se non ci siano i margini per esercitare un’azione di recupero per indebiti pagamenti potrebbero riguardare due bonus: totale 1.200 euro, ossia 48 milioni di spesa. Il guaio è che questa sorta di recupero crediti da parte dello Stato costa. E costa pure l’eventuale controversia: il furbetto può dire che il bonus Inps gli spetta e andare davanti ai giudici. Tutto questo caos costa denaro, tempo, energie, risorse. Fatto il pasticcio, per porre rimedio servono altri denari. Da sottrarre a uno Stato già in difficoltà per il Covid, che deve aiutare numerose categorie: vedi ora le discoteche.

Fra Inps e Garante della Privacy, è in corso un approfondimento tecnico-amministrativo per capire se e come debbano essere resi pubblici i nominativi. I bonus Inps sono andati anche a 3 deputati che guadagno 13.000 euro netti al mese; e a 2.000 politici locali, tra consiglieri regionali e comunali. Sino a che punto l’attività dell’intelligence interna può essere comunicata a fonti esterne, nel rispetto della privacy? Il problema del bonus illecito chiama un altro problema: il rispetto della privacy di chi quel bonus se l’è pappato senza meritarlo.

Sarebbe stato meglio puntare su riforme strutturali dell’economia, come i Paesi frugali vogliono affinché l’Ue possa prestarci denaro. Alla fine, emerge un’amara realtà. Di bonus ce ne voleva uno solo: quello per il settore automotive. Una decina di miliardi per rinnovare il parco auto, come han fatto gli altri Paesi Ue. Tutti gli altri bonus si sono rivelati un incubo: ritardi, soldi a chi non li merita, burocrazia. Il paradosso è vedere un politico col bonus Inps che va in giro col bonus monopattino elettrico: incredibile.