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Città italiane: le più colpite dal Coronavirus

Dal Coronavirus il settore che ci ha rimesso maggiormente le penne è stato sicuramente il turismo. In particolare, certe città italiane hanno riportati tangibili danni economici a causa della ridotta presenza di stranieri. Città come Firenze, Milano, Roma e Venezia. 

Solamente nel 2019, Venezia vantava, ad esempio, 37 milioni di presenze turistiche, di cui 27 milioni erano stranieri. A Roma, su 32 milioni di presenze 22 milioni erano stranieri, mentre a Firenze su 15 milioni di presenze complessive 11 milioni venivano dall’estero, infine a Milano sui 15 milioni totali 9 milioni non erano nostri connazionali.

Città italiane: perdita da 12,6 miliardi di euro

Secondo i dati raccolti e rielaborati dalla società World Capital, specializzata nella consulenza immobiliare, la perdita generale ammonta a 12,6 miliardi di euro. In parte compensata dalla decisione degli italiani di rimanere, a differenza del 2019, nella penisola. Gli stranieri, invece, che spendevano 44 miliardi di euro, quest’anno ne spenderanno 4,4: esattamente un decimo. La crisi non si limita a colpire il settore alberghiero, ma concerne pure le attività commerciali strettamente legate al turismo e la ristorazione. 

Un pesante crollo si è registrato anche per borghi e mete di mare. In senso negativo ha contribuito al quadro generale della situazione lo smart working, che avrebbe fatto perdere al settore 1,76 miliardi. Le minori presenze in città dei lavoratori hanno danneggiato il commercio secondo Patrizia De Luis, presidente nazionale Confesercenti. 

Disdette ad agosto

Dall’autunno, complice il fisiologico calo a seguito delle ferie estive, le visite dei stranieri ancora con il contagocce e la situazione dei contagi a rischio, le imprese operanti nel turismo potrebbero vivere un periodo di magra.

Già le agenzie di viaggio avevano denunciato tantissime disdette ad agosto, successivamente alla notizia dei focolai in Sardegna e la situazione in Croazia, Grecia, Malta e Spagna, dove chi rientra è obbligatoriamente sottoposto al tampone.