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Opzione donna

Opzione donna o Quota 100? Quale conviene di più

Ormai i requisiti previsti dal testo legislativo italiano sono quasi stati raggiunti per andare in pensione con la famosa Quota 100. E, anziché avere meno dubbi, la situazione si complica. Talvolta, capita infatti di interrogarsi se in base alla propria posizione contributiva valga la pena aderire alla misura introdotta negli ultimi anni oppure se sia più conveniente scegliere l’Opzione donna

Opzione donna e Quota 100 a confronto

Senza troppo giri di parole né tanto meno indugiare nella risposta, è meglio metterlo subito in chiaro: se il soggetto è arrivato o è in procinto di arrivare a 38 anni di anzianità contributiva vale sicuramente la pena di avvalersi della Quota 100. Questo perché è calcolata come pensione ordinaria, ragion per cui non subisce alcuna decurtazione sull’assegno mensile corrisposto. In tal caso, occorre, tuttavia, presentare le dimissioni sei mesi prima. 

Una precisazione va inoltre fatta riguardo ai 38 anni di anzianità contributiva. Del periodo complessivamente analizzato, 35 anni devono essere contributi utili, ossia di effettivo lavoro. Per chi è nella facoltà e voglia beneficiare della Quota 100 ha tempo fino al 31 dicembre 2021. Prima di avanzare la domanda, onde evitare di vedersela rigettata dall’autorità competente, è opportuno accertarsi di rispettare in pieno tutte le caratteristiche necessarie. 

In riferimento all’Opzione donna, per entrambi i requisiti per le lavoratrici dipendenti (58 anni di età e 35 anni di contributi), è essenziale che essi siano stati maturati entro il 31 dicembre 2019. In determinati contesti la cosa risulta penalizzante in quanto è interamente calcolata con il sistema contributivo.

Ape sociale la terza via

In conclusione, ricordiamo che nei riguardi della categoria delle persone affette da invalidità, sono accordate delle tutele; ciò purché il grado di invalidità sia pari o superiore al 75% (ci riferiamo all’Ape sociale). Ad ogni modo, mettendo a confronto le tre soluzioni disponibili, la migliore è senza ombra di dubbio la pensione anticipata Quota 100. Essa non prevede infatti né limiti né tanto meno penalizzazioni.