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Poste Italiane: multina di 5 milioni Antitrust

A Poste Italiane è andata di stralusso. L’Antitrust può appioppare una multa di massimo 5 milioni. Ed ecco il massimo per PI. Con un altro tetto, sin dove sarebbe schizzata la sanzione? Chissà.  L’accusa: Poste Italiane ha adottato una pratica commerciale scorretta. In violazione del Codice del Consumo. Una promozione, risultata ingannevole, di caratteristiche del servizio di recapito delle raccomandate. E del servizio di Ritiro Digitale delle raccomandate.

Sentiamo: il tentativo di recapito delle raccomandate non viene sempre esperito con la tempistica e la certezza enfatizzate nei messaggi pubblicitari. In più, viene frequentemente effettuato con modalità diverse da quelle prescritte dalla legge. Quindi, PI promette una cosa e ne fa un’altra: così sostiene l’Authority, e non un consumatore infuriato.

Qual è il problema? Poste Italiane talvolta utilizza per comodità il deposito dell’avviso di giacenza della raccomandata nella cassetta postale. Anche quando sarebbe stato possibile consegnarla nelle mani del destinatario. Al riguardo, numerosissimi risultano essere i reclami dei consumatori. Erano a casa. Eppure hanno segnalato il mancato tentativo di consegna delle raccomandate. Chi? Esempio: le persone costrette a casa in quanto portatrici di handicap o per l’emergenza sanitaria durante il lockdown. Risultato: consumatori costretti a lunghe perdite di tempo e di denaro per poter ritirare le raccomandate non diligentemente consegnate. E gravi danni al sistema giustizia del Paese per i ritardi dovuti a errate notifiche nell’espletamento dei processi penali.

Torniamo alla multa. È andata bene. Perché? Non risulta deterrente in rapporto al fatturato specifico generato da Poste Italiane nel solo anno 2019 pari a 3,492 miliardi di euro. Al riguardo, non è stata ancora recepita nell’ordinamento nazionale la Direttiva Europea 2019/2161 che fissa il massimo edittale della sanzione irrogabile al 4% del fatturato annuo. Sì, di lusso è andata, di extralusso. Sarebbe ora di dare poteri di stangata al Garante.