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1 centesimo Umberto I Regno D'Italia

Centinaia di euro con questa vecchia moneta! Ti conviene dare un’occhiata!

Se i vostri nonni vi hanno lasciato in eredità vecchie monete, è arrivato il momento di tirarle fuori e dargli un’occhiata un po’ più approfondita. Perché tra loro potrebbe essercene qualcuna che negli anni ha acquisito un valore considerevole in campo numismatico. Come nel caso, ad esempio, della moneta da 1 Centesimo Umberto I Regno D’Italia.

Figlio di Vittorio Emanuele II, il Re Umberto I ha regnato l’Italia dal 1878 al 1900. Durante il suo regno sono state coniate diverse monete e oggi andiamo a conoscere meglio quella da 1 centesimo.

Partiamo dalle caratteristiche tecniche della moneta. Innanzitutto specifichiamo che essa è composta in Rame 950/1000 e Stagno 50/1000. Ha un diametro di 15 millimetri e pesa solamente 1 grammo.

Sulla facciata del Rovescio troviamo, al centro, il valore nominale “1 CENTESIMO” e l’anno di coniazione, che può variare dal 1895 al 1900. Nel giro c’è una corona di rami di alloro e in alto stella raggiante a cinque punte. In basso, in fine, c’è la R della Zecca di Roma.

Sul Dritto invece troviamo, al centro, la testa del re Umberto I di profilo e rivolta verso sinistra. Sotto il collo del sovrano c’è una piccola S, che indica l’iniziale dell’autore della moneta, Speranza. Infine, nel contorno c’è la scritta in stampatello maiuscolo “UMBERTO I RE D’ITALIA”.

Ma quanto vale oggi la moneta da 1 centesimo Umberto I Regno D’Italia?

1 centesimo Umberto I Regno D'Italia

Per scoprirlo bisogna capire l’anno in cui la moneta da 1 centesimo Umberto I Regno D’Italia è stata coniata e le condizioni in cui essa è stata conservata.

Alcune di esse sono considerate più “comuni” essendo state coniate con una tiratura più elevata. Questi sono gli esemplari degli anni 1895, 1897 e 1900. In Fior di Conio, questi possono arrivare a valere al massimo 30 euro.

Meno comuni quelle coniate nel 1896. Per un esemplare di quell’annata, conservato in Fior di Conio, un collezionista può arrivare a sborsare massimo 40 euro.

Il discorso cambia se si è in possesso di uno degli esemplari del 1895 che ha subito una modifica. In alcune di esse, infatti, il numero 5 nell’anno di coniazione è stato ribattuto sull’8. Esse sono considerate rare e come tali hanno un valore nel mercato numismatico ad oggi molto più alto. Per una in Fior di Conio, ad esempio, si parla ci cifre molto vicine ai 300 euro. Per una in stato Splendido circa 150 euro, in stato Bellissimo 110 euro e in stato Molto Bello 70 euro.