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Nuovi diritti all'interno del condominio

Condominio cambia tutto: nuovi diritti nei tuoi rapporti con l’amministratore

Nuovi diritti contro l’inerzia dell’amministratore di condominio che non svolge correttamente i suoi compiti, ecco le novità della Cassazione.

Quando si vive in un condominio con più di otto unità abitative la nomina di un amministratore è obbligatoria. Infatti l’amministratore è responsabile delle parti comuni dell’edificio cioè quelle definite dall’articolo 1117 del codice civile e del regolamento condominiale. Tra le parti comuni ci sono: il suolo su cui sorge l’edificio, le fondazioni, i muri maestri, i tetti e i lastrici solari, le scale, i portoni d’ingresso, i vestiboli, i portici, i cortili, tutte le parti dell’edificio necessarie all’uso comune.

Tuttavia ci non importanti novità per i condomini che possono far valere nuovi diritti nei confronti dell’amministratore che non presta correttamente la sua attività professionale. Oppure che non esegue il controllo sui lavori straordinari che sono previsti, ma vediamo nel dettaglio le novità.

Nuovi diritti, maggiore controllo e trasparenza

Nuovi diritti, un condominio

Le cause condominiali sono ormai all’ordine del giorno. Tuttavia la Cassazione ha preferito chiarire alcuni punti che sono davvero importanti. Ad esempio per quanto riguarda la responsabilità sui lavori di ristrutturazione condominiale, l’amministrazione non ne ha alcuna in modo diretto.

Ma la sua responsabilità in merito ai lavori straordinari si limita al controllo e alla conservazione della documentazione necessaria per beneficiare delle agevolazioni fiscali disponibili. Tuttavia, l’amministratore di condominio è ritenuto responsabile per il mancato adempimento delle procedure necessarie affinché i condomini possano usufruire dei bonus edilizi come il superbonus 90%.

Altre responsabilità e revoca dell’amministratore

Anche quando l’amministratore di condominio è inerte, i condomini hanno il diritto di far valere i suoi diritti. Infatti secondo la Cassazione l’amministratore rischia la revoca dalla nomina se non fa nulla, non risponde o non esegui i suoi compiti, ritarda l’esecuzione di ordinaria amministrazione.

Si ricorda che l’amministratore può essere revocato in qualsiasi momento, anche prima della scadenza del mandato, con votazione a maggioranza assembleare di almeno metà degli intervenuti che rappresenti i 500 millesimi.