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Partite Iva

5.000 euro alle partite iva: ecco a chi e come

Partite Iva sempre più allo sbando. Morse dal terrore di veder sfumare anni di duro lavoro e desiderose di far ripartire le loro attività, reclamano a gran voce interventi decisi e risolutivi. Da parte sua il Governo sottolinea che è impossibile accontentare tutti. E stanzia nuovi bonus fino a 5 mila euro, solo però per determinate categorie di soggetti. 

Partite Iva: aiuti fino a 5 mila euro

Da marzo le Partite Iva sono le più danneggiate, in balia di delusioni e incertezze. In seguito allo scoppio della pandemia con continue chiusure e orari ridotti imposti dall’esecutivo, lo svolgimento delle attività ne è finito fortemente condizionato, o per meglio dire stravolto. Oggi emergono aiuti fino a 5 mila euro, esclusivamente per alcuni. Un’infinità di lavoratori autonomi versa in condizioni economiche alquanto precarie e le sovvenzioni statali serviranno a risollevarsi. Nel mentre la situazione si fa sempre più caotica e confusa ogni giorno che passa, con il ritorno del lockdown e la ripartizione del Paese in zone gialle, arancioni e rosse. 

Nella vasta categoria delle Partite Iva confluiscono molteplici figure, dai ristoratori ai negozianti, dai liberi professionisti ai rappresentanti di commercio. Oltretutto pure il settore turistico vive di P. Iva, così come lo sport e lo spettacolo. Un gran calderone di cui fanno parte anche i settori maggiormente colpiti dall’emergenza sanitaria. C’è l’impellente urgenza di interventi rapidi e significativi che consentano a numerose famiglie di non sprofondare nella povertà e nella disperazione. Le istituzioni vanno avanti ad assicurare che le misure favorevoli stanziate convoglieranno proprio in tale direzione. 

L’annuncio del premier Giuseppe Conte

Il premier Giuseppe Conte ha annunciato che i conti correnti delle Partite Iva riceveranno un accredito fino a 5 mila euro. Tuttavia, non si capisce esattamente a chi questi soldi dovrebbero andare. Pertanto è intervenuto il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo (MiBACT) che, a nome del ministro Dario Franceschini, chiarisce la situazione con un comunicato stampa del 5 ottobre. 

Il testo diramato specifica che sono aumentate fino a 245 milioni di euro  le risorse destinate al ristoro dei tour operator e delle agenzie di viaggio. Mentre 20 milioni di euro spettano al ristoro di accompagnatori e guide turistiche. Svelato il mistero, dunque: i 5 mila euro andranno a tour operator e guide turistiche che, a causa dell’epidemia, hanno visto il lavoro paralizzarsi. 

Dario Franceschini, ha siglato due decreti con cui il ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo reindirizza le risorse residue del fondo istituito dal decreto legge Rilancio con un tesoretto pari a 25 milioni di euro, poi incrementato a 265 milioni complessivi dal decreto Agosto.  

Come abbiamo già detto, una quota di 20 milioni andrà agli accompagnatori e alle guide turistiche, mentre il restante ammontare di 220 milioni spetterà ai tour operator e alle agenzie di viaggio, già supportati con una prima tranche di 25 milioni attinti dal medesimo Fondo. 

I requisiti per trarre beneficio

Gli accompagnatori turistici e le guide turistiche avranno accesso al beneficio, purché rispettino i seguenti requisiti: 

  • titolarità, con l’esercizio di attività primaria o prevalente, in data anteriore al 23/02/2020 con i codici ATECOFIN 1993 – 6330A, 1993 – 6330B, 2004 – 63302;
  • titolarità associata al codice ATECO 79.90.20 quale prevalente attività in data anteriore al 23 febbraio 2020;
  • possesso patentino di abilitazione allo svolgimento della professione di accompagnatore turistico o di guida turistica;
  • non superamento, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, del massimale relativo previsto dal Regolamento UE n. 1407/2013, artt. 5 e 6, in regime dei minimi, nell’attuale esercizio finanziario e nei due esercizi precedenti;
  • residenza in Italia;
  • osservazione degli obblighi in ambito fiscale, assicurativo e previdenziale;
  • assolvimento obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi 2019 o, qualora il termine non fosse ancora scaduto, 2018;
  • nessun decreto penale divenuto irrevocabile, sentenza di condanna passata in giudicato o di applicazione della pena su richiesta per aver commesso gravi reati in danno della Comunità o dello Stato che incidono sulla moralità professionale;
  • posizione in regola con la normativa antimafia;

Gli adempimenti pertinenti all’istruttoria delle domande e la corresponsione dei contributi sono curati dalla DG turismo, che entro 30 giorni dal termine di presentazione delle richiesye provvederà all’erogazione. I contributi verranno suddivisi tra i beneficiari in egual misura, comunque non superiore a 5 mila euro ciascuno, e non concorreranno alla formazione del reddito. Le domande possono essere inoltrate dal 19 novembre al 3 dicembre 2020.

Calcolo contributo

I tour operator e le agenzie presenti sul territorio nazionale sono circa 10 mila, per un comparto che ha complessivamente subito un calo di fatturato medio pari al 90 per cento. Ai fini del calcolo del contributo, secondo quanto fissato dal Decreto Ministeriale 12 agosto, art. 3, la Direzione generale Turismo tiene conto:

  • dei ricavi riferiti al periodo d’imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto;
  • della differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi dal 23 febbraio 2020 al 31 luglio 2020 e quello del 2019;
  • dell’ammontare del contributo a fondo perduto percepito eventualmente ai sensi dell’art. 25 del d.l. n. 34 del 2020.

Entro 30 giorni dal termine della presentazione della domanda, la D.G. del Turismo erogherà il bonus di 5 mila euro alle guide turistiche e agli operatori turistici aventi diritto. Essa deve essere inoltrata entro 15 giorni dalla pubblicazione dell’avviso sul sito della Direzione Generale del Turismo. 

Partite Iva: le delucidazioni sulla manovra

Sul portale ufficiale della D.G. è stata aggiunta una interessante sezione FAQ (Frequently Asked Questions), in cui l’ente risponde alle domande più ricorrenti dei potenziali beneficiari. Innanzitutto, il requisito di apertura della Partita Iva va posseduta fino alla data di erogazione effettiva del contributo. Pertanto, chi l’abbia chiusa ha l’onere di procedere alla riattivazione per ricevere la somma stanziata. La riattivazione non ha costi.

Le società di persone non hanno diritto a presentare domanda in quanto non associabile al patentino. Sono unicamente autorizzate le persone fisiche. Le guide escursionistiche e ambientalistiche sono escluse. Per eseguire l’accesso alla piattaforma, non è indispensabile essere in possesso delle credenziali SPID/CNS perché il log-in avviene attraverso un sistema standard di identificazione, di cui il Manuale operativo presente nella piattaforma stessa descriverà il funzionamento.