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6 ore lavorative

6 ore lavorative, stesso guadagno: prende piede la proposta

In totale onestà, se qualcuno avesse chiesto prima dell’emergenza sanitaria di voler ridurre a 6 le ore lavorative e mantenere lo stipendio intatto quali reazioni avrebbe ottenuto? Probabilmente sarebbe stato preso per folle, o quantomeno avrebbe strappato un sorriso. Il Coronavirus ha però rivoluzionato la vita di chiunque e, non per ultimo, il mondo del lavoro. Uno dei provvedimenti più discussi dall’Unione Europea, in contrasto alla perdita del posto come conseguenza della pandemia, è il cosiddetto programma anti-disoccupazione Sure.

6 ore lavorative: la proposta di Sanna Marin

Il trattamento agevolato ha ricevuto significative risorse economiche. Le stesse verrebbero usufruite dalle autorità governative affinché le aziende mantengano identico il compenso in busta paga; riducendo, però, le ore effettive di attività, con chiari vantaggi sul fronte occupazionale.  

La riduzione della giornata lavorativa dalle canoniche 8 a 6 ore ha innanzitutto solleticato Sanna Marin, la premier della Finlandia. Anche il Paese scandinavo attraversa un periodo di crisi a livello di occupazione, dati i danni inflitti dal virus. Ecco perché la Marin ha avanzato la proposta di lavorare di meno, percependo il medesimo guadagno grazie ai fondi del Sure.

I risvolti positivi

La conseguenza è che le imprese potrebbero poi assumere nuovi dipendenti, senza dover mettere mano sui redditi di chi è già a libro paga; dal punto di vista del personale, avrebbero più tempo libero a disposizione da dedicare a sé stessi e alla famiglia. Inoltre, la diminuzione del numero di ore garantite darebbe pure l’opportunità di migliorare il tasso di produttività nel corso del tempo. Ciò poiché i prestatori d’opera sarebbero meno oberati dal lavoro e riuscirebbero, di conseguenza, a rendere meglio.  

Oltre a Italia e Finlandia, stanno studiando la fattibilità dell’operazione due autentiche potenze cardine dell’UE, come la Francia e la Germania. Ci saranno i margini di manovra affinché l’idea vada in porto?