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Alitalia: situazione imbarazzante

Alitalia: situazione imbarazzante. La Newco Alitalia, la nuova compagnia pubblica, non esiste. Non è ancora stata costituita dal ministero dello Sviluppo economico, perché non c’è accordo nel Governo su tutte le poltrone da assegnare nel consiglio di amministrazione. La nuova compagnia c’è sulla carta, in teoria, nelle previsioni, ma non in realtà. Sono già stati stanziati soldi pubblici. Intanto per i lavoratori della compagnia in amministrazione straordinaria è in arrivo una nuova richiesta di cassa integrazione: potrebbe essere prolungata fino al 31 marzo 2021 per i 6.828 dipendenti già in cigs.

Attenzione. Per il Governo, la Newco Alitalia sarebbe dovuta partire il primo giugno scorso. Della Newco il governo si è occupato con tre decreti legge, il Cura Italia di marzo, il Rilancio di maggio, in parte modificato dal decreto Agosto (che è ancora all’esame del Senato in prima lettura). La Newco avrà un capitale iniziale di 20 milioni di euro e una dotazione a regime di tre miliardi. Quattrini stanziati, ma non usati. Non s’era mai vista prima una cosa simile.

Newco Alitalia: miraggio

La società deve essere costituita da un decreto del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri (Pd), che però non decide da solo. Occorre il sì altri tre ministeri: Trasporti (De Micheli, Pd), Sviluppo economico (Patuanelli, M5S) e Lavoro (Nunzia Catalfo, M5S). La procedura per approvare il decreto però si è incagliata nella navetta fra questi ministeri.

Neppure i vertici si sono insediati. C’è stato un bizzarro annuncio via Facebook. Nessuno nel Governo ha fatto commenti. Intanto, Alitalia, che era in crisi già prima della pandemia, nel 2019 aveva perso circa 600 milioni di euro. Nel primo semestre di quest’anno i ricavi di Alitalia sono diminuiti del 62%, da 1.444 a 544 milioni. La perdita a livello operativo (Ebit) è peggiorata da -250 a -427 milioni, secondo la relazione inviata da Leogrande al Parlamento. Senza il via alla Newco non può essere fatto il piano industriale, entro 30 giorni dalla costituzione della società. A fine ottobre scade la cassa integrazione per 6.828 lavoratori del gruppo Alitalia che il commissario aveva chiesto, con decorrenza dal 24 marzo scorso, sia per efficientamento sia per ridurre i costi di fronte alla crisi da Covid-19. Sarebbe già stata preparata da Alitalia la lettera per chiedere il prolungamento della cigs fino al 31 marzo 2021 per gli stessi lavoratori (a rotazione per la maggioranza, tranne alcune centinaia a zero ore).