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Prelievi bancomat, una operazione in corso

Allerta difficoltà prelievi bancomat e costi più alti, ecco cosa sta succedendo

I prelievi dal bancomat potrebbero diventare sempre più difficili, a causa di una nuova strategia delle banche.

Prelievi dal bancomat, l’importanza che hanno

Il bancomat è un mezzo molto usato per prelevare somme dai propri conto correnti, anche quando la banca è chiusa. Comodo, rapido e sicuro, fornisce costantemente la possibilità di prelevare contante ai propri correntisti. La loro funzione è molto importante, soprattutto per chi si trova senza liquidità e ne ha bisogno con urgenza. Ma a breve le cose potrebbero cambiare.

Molte banche stanno chiudendo le loro filiali, anche per elevati costi di gestione. A favore di banche sempre più piccole, e molto spesso online. Eliminando via via il rapporto tra personale della banca e cliente, o comunque riducendolo solo a poche essenziali operazioni, privilegiando le operazioni via internet. Meno banche fisiche, meno ATM a cui fare affidamento per i prelievi.

La debancalizzazione, più costi per gli utenti

Prelievi bancomat- la tastiera numerica

Secondo un rapporto di BankItalia sono bene 2.800 comuni che non hanno più il sistema bancomat. Stiamo parlando di ben 3 mila sportelli automatici spariti sul territorio nazionale, da nord a sud. Quindi se nei piccoli centri mancano gli Atm, le persone devono spostarsi per cercarne uno.

Molto spesso le persone si trovano a dover prelevare da sportelli differenti dalla propria banca, Se un cliente preleva da un ATM della propria banca, spesso non deve pare alcuna commissione, ma se, in assenza o lontananza di questa, deve prelevare i soldi in un’altra diversa, questo comporta il pagamento di un costo.

Tale costo potrà essere più elevato via via che diminuiranno gli ATM presenti nel territorio. Per quest’anno non ci sono comunque cambiamenti previsti, almeno per ora. Però a partire dal 2024 l’importo di queste operazioni a pagamento potrebbero addirittura raddoppiare. Passando dai 49 centesimi fino ai 2-3 euro con l’abrogazione della commissione fissa, in virtù di una “elastica” generata e decisa dalle singole banche.

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