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Autoconsumo energia

Autoconsumo energia: sì a nuovo incentivo

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha siglato, nella giornata di martedì 15 settembre 2020, il decreto attuativo che definisce la tariffa mediante la quale si favorisce l’autoconsumo energia collettivo e le comunità che sfruttano fonti rinnovabili. Il proposito del provvedimento è quello di promuovere la transizione ecologica ed energetica del sistema elettrico in Italia, con benefici ambientali, economici e sociali per la popolazione.

Autoconsumo energia: le tariffe

La misura, riconosciuta per un periodo di venti anni, è gestita dal GSE, il Gestore dei Servizi Energetici; inoltre, è cumulabile con il superbonus 110 per cento. Prevista nel dicembre dello scorso anno con il decreto Milleproroghe, è formulata per sollecitare l’autoconsumo di energia condiviso. La sua tariffa è di 100 euro a Megawattora per le configurazioni di autoconsumo collettivo e di 110 €/MWh per le comunità energetiche rinnovabili.

L’autoconsumo collettivo è attivabile da famiglie e altri soggetti che si trovano nel medesimo condominio o edificio. Agli incentivi sulle comunità energetiche possono, invece, partecipare persone fisiche, enti locali, piccole e medie imprese (PMI), ubicate in un perimetro più ampio rispetto a quello dei condomini. 

Stefano Patuanelli: opportunità di far crescere la penisola

L’annuncio dell’accordo sottoscritto è stato prontamente diramato, attraverso un comunicato stampa, sul sito istituzionale dello stesso Ministero dello Sviluppo Economico. Stefano Patuanelli ha così rilasciato le sue prime dichiarazioni in merito, non nascondendo un certo orgoglio per aver raggiunto un obiettivo tanto significativo. Ad avviso del Ministro si tratta di una svolta importante, che offrirà l’opportunità di far crescere il nostro Paese.

Si svilupperanno ulteriormente le infrastrutture dedicate alla produzione di energia da fonti rinnovabili. Il bacino dei soggetti interessati non esclude quasi nessuno, permettendo al contempo a cittadini, alle piccole e medie imprese, nonché agli enti locali, di consumare direttamente l’energia prodotta. Adesso il decreto passa alla Corte dei Conti per la procedura di registrazione e la successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.