Quanti di voi hanno ancora in casa delle vecchie monete che appartenevano ai vostri nonni, bisnonni o ai vostri genitori? Oggi vi consigliamo di controllare se siete in possesso di una moneta da 1 Centesimo Umberto I.
La moneta da 1 Centesimo Umberto I è stata coniata dal 1895 al 1900 in base al Regio Decreto n.459 del 13 ottobre 1894, che autorizzava la fabbricazione e l’emissione di monete in bronzo per 1,2 e 5 Centesimi.
Esteticamente la moneta è molto simile a quella da 1 Centesimo di Vittorio Emanuele II. Si differenzia per il ritratto del Re e per l’anno di conio. Andiamo a vedere com’è fatta.
La moneta da 1 Centesimo Umberto I è composta in Rame 950/1000 e Stagno 50/1000, ha un diametro di 15 millimetri e un peso di 1 grammo.
Nella facciata del dritto troviamo la testa del Re Umberto I di profilo e che guarda verso sinistra. Nel contorno c’è la scritta in stampatello maiuscolo “UMBERTO I RE D’ITALIA”, mentre sotto il collo del Re è presente la lettera S che indica l’autore Speranza.
Nella facciata del verso troviamo il valore nominale al centro e in grande (1 CENTESIMO) e subito sotto l’anno di conio. Il tutto è racchiuso tra rami di alloro uniti verso il basso da un fiocco e verso l’alto dalla stella italiana. Infine, in basso troviamo la lettera R che indica la Zecca di Roma.
Quanto vale la moneta da 1 Centesimo Umberto I?
La moneta da 1 Centesimo Umberto I oggi può avere un vaore differente a seconda del suo stato di conservazione e dell’anno di conio.
Come già detto in precedenza, questo esemplare è stato coniato dal 1985 al 1900 con una diversa tiratura per ogni anno. A seconda dei diversi fattori, le monete da 1 Centesimo Umberto I sono classificate come C, NC e R.
Le monete del 1895 sono state coniate con una tiratura di ben 13.860.000 esemplari e sono considerate comuni. Stessa cosa per quelle coniate nel 1997 e nel 1900. Se in Fior di Conio, le monete classificate come C possono avere un valore di circa 25 euro. Se invece sono rovinate possono vale al massimo un euro.
Alcuni esemplari del 1895 sono però classificati come R. Si tratta di alcune varianti che presentano il numero 5 del millesimo ribattuto sul numero 8. Se in Fior di Conio valgono 260 euro. Valore che scende a 180 euro per un esemplare qFDC, 150 per un esemplare SLP, 110 per un esemplare BB e 70 euro per un esemplare MB.
Infine, le monete classificate come NC sono quelle del 1896 coniate con una tiratura di 3.730.000 esemplari. Il loro valore è di 35 euro in FDC, 30 euro qFDC, 25 euro SPL, 10 euro BB e 3 euro MB.