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Bonus lavoro

Bonus lavoro 2020: cosa stabilisce la normativa

In una precaria situazione economica come quella attualmente attraversata dall’Italia, le nostre autorità hanno previsto per il 2020 dei bonus lavoro. Andiamo a scoprire cosa trattano nello specifico.

Bonus lavoro: le misure a sostegno

Per favorire l’assunzione di donne disoccupate da un periodo di almeno sei mesi è previsto un abbatimento del 50% dei contributi obbligatori che il datore di lavoro è tenuto a versare all’Inps. Inoltre, il relativo godimento implica il rispetto di determinati requisiti, inclusa la residenza della lavoratrice in certe regioni o località italiane in particolare difficoltà.

Riguardo all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, alle imprese che assumono con un contratto a tempo determinato è concesso uno sgravio sui contributi annui da versare, pari al 50% fino a 3mila euro. 

Poi c’è il cosiddetto bonus lavoro in busta paga. Un importo mensile che aumenta da 80 a 100 euro. Grazie al taglio del cuneo fiscale deciso dall’esecutivo Conte dal mese di luglio 2020 scatta il contributo. La somma sostituisce il bonus Renzi per coloro che ne avevano diritto.

Dunque per loro l’incremento sarà pari a 20 euro mensili, mentre i soggetti che rimanevano esclusi avranno dalla sua introduzione un netto beneficio. Tuttavia, la somma verrà erogata solo entro determinati limiti di redditi in busta paga, mentre in altri avviene sotto forma di detrazione fiscale decrescente. Nello specifico, sono stanziati: 

  • 100 euro mensili per i redditi fino a 28mila euro
  • 80 euro mensili per i redditi da 28.001 a 35mila euro
  • Da 80 a 0 zero per redditi da 35.001 a 40mila euro

Tale cifra spetterà per la prestazioni rese dal 1° luglio al 31 dicembre 2020. Riguardo invece al 2021 sarà attivo lungo l’intero anno e dunque varrà dodici mensilità. 

Una categoria a parte è quella delle colf e delle badanti. Chi svolge lavori domestici e non ha un datore sostituto d’imposta è impossibilitato a ricevere il bonus lavoro. L’importo è recuperabile presentando apposita domanda all’Inps.