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Bonus vacanze

Bonus vacanze fiasco: il Governo pensa alle contromisure

Con la stagione estiva giunta al capolinea è tempo di dare giudizi su ciò che è stato. Il settore turistico ha affrontato mesi davvero duri, tenendo presente che i visitatori provenienti dall’estero sono stati quasi nulli, data la pandemia e le misure anti-contagio introdotte dai Governi. Il bonus vacanze avrebbe dovuto incentivare le partenze degli italiani sul territorio nazionale, ma l’operazione pare si sia rivelata un fiasco.

Bonus vacanze: appena 1,5 milioni di voucher erogati

Secondo i dati presentati dallo stesso Ministero dell’economia e delle finanze, appena 1,5 milioni di voucher sono stati erogati alla prima metà di settembre, per un controvalore di 660 milioni di euro. Numeri certamente sotto le attese, se si considera che il fondo stanziato ammonta a 2 miliardi di euro, teoricamente in grado di riguardare un bacino di 5 milioni di beneficiari. 

Calcoli alla mano, esclusivamente il 30 per cento dei potenziali vacanzieri ha avanzato richiesta e solamente una parte di questa risulta ad oggi effettivamente spesa.

Sì, il bonus vacanze può essere usufruito fino al 31 dicembre 2020, ragion per cui esistono ancora 4 mesi e mezzo. Tuttavia, tra i ritorni al lavoro, il rischio di una ripresa dei contagi e dei decenni in autunno, sembra altamente improbabile che i fondi ancora disponibili saranno erogati nei mesi futuri. 

La classe politica pensa all’allungamento

Il flop è talmente evidente che la classe politica, pur rifiutandosi di ammetterlo, ha voluto prendere in considerazione l’ipotesi di allungarne la durata, in modo da utilizzare a pieno i fondi inutilizzati.

In pratica, non si è verificata alcuna corsa a prenotare una vacanza, malgrado il costo inerente sia immediatamente coperto per l’80 per cento tramite sconto praticato dalla stessa struttura ricettiva e il rimanente 20 per cento sotto forma di credito d’imposta in sede di dichiarazione dei redditi.