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Congedo straordinario

Congedo straordinario per 2 anni con la Legge 104. Come fare? Ecco le informazioni che ti serve sapere

Venti anni fa, con la legge 388/2000, nasceva il congedo straordinario che permette di aiutare persone con grave disabilità per 24 mesi. Tale diritto è conferito ai parenti, agli affini fino al terzo grado e pure alle unioni civili. L’opportunità di beneficiare del congedo retribuito veniva concessa ai lavoratori conviventi con la sorella o il fratello affetti da grave handicap, purché entrambi i genitori fossero “scomparsi”. 

Congedo straordinario: ampliata la platea

Negli anni la Corte Costituzionale ha rilevato una serie di eccezioni di legittimità, andando ad ampliare la platea. Prima lo ha riconosciuto a parenti e affini fino al terzo grado, quindi la platea dei soggetti tutelati è stata estesa pure alle unioni civili. Diversamente, restano escluse le coppie di fatto, normate dalla medesima Legge 76/2016. 

Con la sua circolare n. 159 del 15 novembre 2013, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (Inps) ha fissato le priorità. Anche nella concessione del congedo straordinario di due anni, ad esempio per i permessi lavorativi (L. 104/1992, Art. 33), il requisito fondamentale è che il disabile in questione sia stato accertato persona con grado di invalidità grave. Non è valido il certificato comprovante l’invalidità totale con diritto all’indennità di frequenza o accompagnamento.

Quando l’iter di accertamento deve essere attivato

In assenza del documento, è necessario attivare l’iter di accertamento presso la sede Inps di residenza. Annualmente, l’Istituto aggiorna l’importo massimo complessivo limite di indennità e contribuzione figurativa. Per il 2020 è di 48.737,86 euro annui per il congedo di durata annua, pari a un valore giornaliero di 100,12 euro. 

Nell’arco della vita lavorativa è possibile richiedere fino a un massimo di due anni di congedo straordinario. Il limite è totale, fra tutti gli aventi diritto, per ogni disabile grave. La domanda ha validità a decorrere dalla sua presentazione, tramite il portale Inps.