Avete mai sentito parlare del Baiocco Romano? Si tratta di un’antica moneta che oggi ha acquisito un valore anche nel mondo del collezionismo.
Bisogna innanzitutto sapere che il termine Baiocco (anche Bajocco o Bolognino) si utilizzava inizialmente per riferirsi a una moneta che valeva come il Soldo, ossia 12 denari. Poi, con gli anni vennero coniate diverse monete che variavano di dimensioni e peso. Verso la metà del 16° secolo la moneta diventò talmente sottile che la popolazione iniziò a chiamarla Baiocchella.
La versione realizzata in rame durante la Repubblica Romana del 17° secolo, invece, venne soprannominata anche Alberétto o Baiocco dell’Albero.
Ma oggi vogliamo parlarvi di una di queste monete in particolare: il Baiocco Romano.
Il Baiocco Romano o Baiocchella Romana venne coniato tra il 1780 e 1783 dalla zecca di Roma. È realizzato con una lega mista 458, contenente piccole quantità di Argento. Ha un diametro di 16 millimetri, un peso di poco meno di un grammo e un contorno liscio.
Nella facciata del dritto, l’esemplare presenta la Croce di Sant’Andrea con delle corde alle chiavi che si uniscono in un fiocco. Nel contorno, ad arco, troviamo la scritta in stampatello maiuscolo “PIVS – SEXTVS – P • M”. Infine, tra i cordoni troviamo l’anno di conio.
Nella facciata del rovescio, invece, troviamo la scritta “VN BAIOCCO ROMANO”, posta al centro e su tre righe e seguita subito sotto da una stella a cinque punte.
Il valore del Baiocco Romano
Il Baiocco Romano oggi è una di quelle monete ricercate tra i collezionisti, ma il suo valore varia a seconda dello stato di conservazione e dell’anno di conio. La moneta è stata coniata tra il 1780 e 1783. Oggi sono tutte classificate come R, tranne quelle coniate nel 1782 e 1783, che sono classificate come R2.
Il 27 maggio del 2008, un Baiocco Romano del 1783 in FDC e classificato come R2, è stato venduto durante un’asta per 220 euro.
Il 18 Gennaio del 2013, un Baiocco Romano in stato Splendido del 1782 classificato come R2, è stato acquistato per 138 euro.