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E-commerce: boom di acquisti con il Covid

Il Coronavirus ha condotto alla deriva diversi settori, e questo già lo sapevamo. Fa certamente più clamore il fatto che dall’emergenza sanitaria abbiano tratto beneficio l’e-commerce e alcune compagnie, come Tesco. Il colosso dei supermercati nel Regno Unito ha annunciato 16 mila nuove assunzioni; una notizia sorprendente per avvenire in piena crisi economica. Di questi, 10 mila avranno il compito di prendere i prodotti dagli scaffali per imbustarli, mentre altri 3mila li porteranno a casa dei clienti. 

E-commerce, come cambia l’economia mondiale: il caso Tesco non è isolato

Dal momento in cui è stata sancita la quarantena forzata, Tesco ha visto impennarsi da meno di 600 mila a 1,5 milioni i clienti online. Casi analoghi provengono dagli Stati Uniti, dove Home Depot ha aumentato del 23% le vendite su internet e WalMart addirittura raddoppiato. Dunque, non solamente i supermercati sono usciti rafforzati dal difficile periodo. Si sta manifestando un palese cambiamento strutturale dei consumi, dal quale le compagnie appena menzionate emergono vincenti. 

Il boom dell’e-commerce riporta dirompenti conseguenze sull’immobiliare. Le superfici stanno già accusando il colpo e nel tempo i loro prezzi tenderanno probabilmente a diminuire in maniera piuttosto stabile. È plausibile che l’intero comparto residenziale nelle metropoli soffra, soprattutto se nelle vicinanze dei centri di lavoro e delle vie commerciali. Viceversa, sarebbero avvantaggiate le superfici legate alla logistica. 

Che sia solo l’inizio?

Tanto più l’e-commerce crescerà e tanto più serviranno spazi più grandi presso i centri di distribuzione, in cui immagazzinare i prodotti da far direttamente recapitare nelle abitazioni dei clienti.

Qui i prezzi dovrebbero salire e con essi anche quelli dei complessi abitativi siti nelle adiacenze degli hub logistici; in conseguenza all’incremento dei maggiori posti di lavoro disponibili. Pertanto, a seconda della tipologia, l’andamento delle superfici seguirà un trend differente. Occorreranno meno grandi uffici e meno negozi fisici.