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Caratteristiche delle 500 lire San Marino 1997 La musica suonatrice

È una delle monete da 500 lire che vale di più! Meglio dare un’occhiata!

Vi siete mai domandati se le monete delle vecchie lire presenti nei vostri cassetti oggi possono aver acquisito un valore nel mondo della numismatica, che potrebbe farvi guadagnare un bel gruzzoletto? Questo è proprio il caso della moneta da 500 lire San Marino 1997 La musica suonatrice.

L’esemplare da 500 lire è stato coniato nel 1997 soltanto come divisionali Fior di Conio e ha come tema principale l’uomo e la sua espressione artistica. Più nel dettaglio, la “musica”.

La moneta è bimetallica, ovvero è composta in bronzital per quanto riguarda la parte interna dorata e in acmonital per quanto riguarda il bordo argentato esterno. Ha un diametro di 25,8 millimetri ed un peso di 6,8 grammi.

Nella facciata del dritto delle 500 lire San Marino 1997 La musica suonatrice, troviamo la raffigurazione di un busto umano che simboleggia la Terra che regge una fiamma, circondato da corpi celesti. Nella parte esterna argentata, invece, compare la scritta in stampatello maiuscolo “REPUBBLICA DI SAN MARINO”.

Caratteristiche delle 500 lire San Marino 1997 La musica suonatrice

Nella facciata del rovescio, troviamo al centro la raffigurazione di una suonatrice di tibia, un antico strumento musicale in osso. Il disegno è tratto da un antico vaso greco del V secolo avanti Cristo. Nella parte esterna, invece, sono presenti la scritta in stampatello maiuscolo “MUSICA” e il valore nominale della moneta, ossia, L. 500. In alto a destra ci sono il millesimo di conio (1997) e la firma dell’autore della moneta: Galea Bason. In fine, verso il basso, troviamo una piccola R, che indica la Zecca di Roma e la firma dell’incisore: Frapiccini.

Valore della moneta da 500 lire San Marino 1997 La musica suonatrice

La moneta da 500 lire San Marino 1997 La musica suonatrice, è stata coniata in soli 28.000 esemplari. Il che la rende automaticamente abbastanza ricercata dagli appassionati di numismatica.

È classificata come comune, ma vale molto più di tutte le altre monete bimetalliche dal valore di 500 lire. Il suo valore, se in Fior di Conio, può raggiungere i 20 euro.