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2 centesimi

Fino a 2.500 euro per questa moneta da 2 centesimi. Attenzione, se ne avete nel portafogli!

I Paesi dell’Eurozona stanno “mandando in pensione” le monete da 1 e 2 centesimi. Prima di liberartene pensaci su bene, perché con il passare del tempo potrebbero diventare pezzi rari, alquanto quotati sul mercato della numismatica. 

2 centesimi: l’opera di Lui Luycx

L’unità da 2 cent corrisponde ad un cinquantesimo di euro ed è costituita da acciaio placcato in rame. Pesa 3 grammi, ha uno spessore di 1,67 mm e un diametro di 18,75 mm. In contorno con filetto orizzontale è in incuso, gli assi sono alla tedesca. Tutte le unità hanno sul retro un comune design e la faccia dritta specifica, invece, lo Stato. Il lato condiviso da ciascuna ritrae un globo in basso a destra ed è opera di Luc Luycx.

Si segnalano, inoltre, gli allora 15 membri dell’Unione Europa, la metà occidentale dell’Asia e la metà settentrionale dell’Africa. Sei linee sottili tagliano, diagonalmente, da dietro, il globo che presenta 12 stelle all’estremità. In alto a sinistra vi è il numero 2 e la scritta “EURO CENT”. In basso a destra sono impresse le iniziali dell’incisore “LL”. Normalmente si contraddistingue per ritrarre la Mole Antonaliana, tuttavia coniata, per errore, anche su alcuni esemplari da 1 centesimo

Quella del Vaticano vale 110 euro in FDC

I 2 centesimi di euro in Fior di Conio hanno un valore che varia dai 20 cent ai 50. Esistono pure qui delle autentiche rarità, battute a cifre davvero interessanti. Il modello “R” coniato nel 2002 dal Vaticano in 67 mila esemplari con stato di conservazione FDC è di ben 110 euro. Se in buone condizioni arriva esattamente alla metà della quotazione, ovvero a 55 euro. Non una rarità nel senso puro del termine lo sono poi i 2 centesimi di Malta, ritraenti il Tempio di Mnajdra. In Fior di Conio il prezzo di medio stimato è di 1 euro.