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500 lire argento Dante Alighieri

Fino a 2.500 euro per questa moneta da 500 lire. Attenzione se ne avete conservata qualcuna!

Nel corso della storia del nostro meraviglioso paese, la Zecca di Stato ha dedicato moltissime monete a personaggi o avvenimenti storici di particolare rilievo. Oggi parliamo della moneta da 500 lire argento Dante Alighieri.

Dante è considerato il vero padre della lingua italiana. È nato a Firenze nel giugno del 1265 ed è morto a Ravenna il 14 settembre del 1321 ed è lo scrittore dell’opera più importante della letteratura italiana, la Divina Commedia.

Nel 1965, settecentesimo anniversario della sua nascita, la Zecca di Stato italiana ha voluto rendergli onore coniando una moneta celebrativa a lui dedicata, dal valore di 500 lire.

Come si presenta la moneta commemorativa di Dante Alighieri? Composta da Argento 835%, ha un diametro di 29 millimetri e pesa 11 grammi. Ha un contorno in rilievo, sul quale è presente la scritta “settecentenario della nascita di Dante”.

Sulla facciata anteriore, è raffigurato il volto di Dante Alighieri rivolto verso sinistra, contornato dalla scritta “REPUBBLICA ITALIANA”. Sotto il collo dello scrittore compare la firma di chi ha ideato la moneta, mentre dietro la testa, sempre vicino al bordo, c’è la firma di chi ha inciso la moneta stessa.

Sulla facciata posteriore, invece, c’è un’illustrazione in omaggio della Divina commedia. In alto ci sono dei raggi di sole e delle stelle che rappresentano il paradiso. Scendendo, al centro, compaiono delle nuvole, che stanno a rappresentare il purgatorio. Nella parte inferiore, compaiono le fiamme dell’inferno. Sotto alle fiamme c’è il valore nominale e l’anno di conio, ovvero il 1965.

Il valore delle 500 lire argento Dante Alighieri

500 lire argento Dante Alighieri

Le monete comuni, hanno un valore relativamente basso, essendo state coniate in tanti esemplari. Se in Fior di Conio, una moneta da 500 lire Dante Alighieri, può valere all’incirca 12 euro.

Saliamo decisamente di prezzo per la versione prova di questa moneta. La Zecca donò alcuni esemplari prova ai propri dipendenti. Queste monete, che presentano appunto la dicitura “prova” a sinistra delle fiamme dell’inferno, in condizioni ‘splendide’ può essere valutata addirittura 1.500 euro. Se invece è in Fior di Conio, il valore cresce fino ai 2.500 euro.