Tra le prime monete ufficiali per il Regno d’Italia, c’è la moneta da 1 Centesimo Vittorio Emanuele II.
La moneta da 1 Centesimo Vittorio Emanuele II è stata coniata per la prima volta nel 1961 dalla Zecca di Napoli e da quella di Milano. Esistono anche esemplari del 1862 coniati dalla Zecca di Napoli e del 1867 coniati dalla Zecca di Milano e da quella di Torino.
L’esemplare è composto in Rame 960/1000 e Stagno 40/1000, ha un diametro di 15 millimetri, un peso di 1 grammo e presenta assi alla francese e un bordo liscio.
Nella facciata del dritto, la moneta presenta il volto del Re Vittorio Emanuele II di profilo e che guarda verso sinistra. Sotto il collo dello stesso, è presente la lettera F, che indica l’iniziale dell’autore Ferraris. Nel contorno troviamo la scritta in stampatello maiuscolo “VITTORIO EMANUELE II RE D’ITALIA”.
Nella facciata del rovescio, invece, la moneta presenta il valore nominale riportato in grande e su due righe: 1 CENTESIMO. Subito sotto troviamo l’anno di conio. Il tutto è contornato da rami di alloro, uniti in basso da un fiocco e in alto dalla stella italiana. Sotto il fiocco è riportata la lettera della Zecca.
Quanto vale oggi la moneta da 1 Centesimo Vittorio Emanuele II?
Come per tutte le monete, il valore del Centesimo Vittorio Emanuele II varia a seconda del segno della Zecca e dello stato di conservazione. Un esemplare in Fior di Conio, ovvero senza il minimo graffio o segno di circolazione, avrà un valore maggiore rispetto ad una moneta rovinata.
Per una moneta da 1 Centesimo Vittorio Emanuele II in stato Bellissimo (BB), oggi si possono guadagnare fino a 35 euro. Per una moneta della Zecca di Napoli in Fior di Conio (FDC) parliamo di un valore che sale fino a 140 euro. Più valutate sono quelle della Zecca di Torino: un esemplare qFDC può raggiungere un valore di 230 euro e un esemplare in FDC può raggiungere 500 euro!