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Incentivi auto, risorse finite: un sistema che fa acqua

Il fiume (di denaro) si è quasi prosciugato. Sono quasi finiti gli incentivi auto a basso impatto ambientale. L’ecobonus del Governo rischia di esaurirsi prima dei tempi stimati, a meno che non ci sarà un intervento d’emergenza. Il nuovo “pacchetto” di agevolazioni nel comparto dell’automotive era già andato incontro all’appello degli operatori del settore, aumentando nel mese di luglio i primi 50 milioni di euro stanziati con una logica a scalare, volta a premiare i veicoli con minori emissioni. 

Incentivi auto: i limiti nel sistema

Eppure, emergono i limiti insiti nel sistema, così come stabilito dal Decreto Agosto. Dopo poche settimane è prossimo a “estinguersi” il fondo di 100 milioni, destinato alle macchine classificate nella fascia di emissioni di anidride carbonica 91-110 g/km. 

Michele Crisci, Presidente di Unrae, ha sottolineato come il meccanismo messo in campo dal Governo contenga evidenti limiti di rigidità; nonché alcuni profili non coerenti con lo spirito di sostegno, ovvero il rinnovo del parco circolante e la ripresa del mercato. La criticità maggiore consiste nell’impossibile di costituire un fondo unico o trasferire le risorse da una fascia emissiva all’altra.

Unrae pronta a dare una mano

A detta del numero uno di Unrae ciò si traduce nel rischio di lasciare inutilizzata parte delle risorse economiche, pur a fronte di una quota di domanda che così resta insoddisfatta. Infine, Crisci ha lanciato un allarme: è quanto mai urgente rifinanziare il fondo esaurito per non arrestare la crescita di un settore già notevolmente colpito dall’emergenza Coronavirus negli scorsi mesi. 

L’associazione invoca con forza una soluzione tempestiva e rimane disponibile ad apportare il proprio contributo in fatto di idee e proposte. Agli interessi generali di tutela dell’ambiente occorre coniugare l’esigenza di non penalizzare il mercato. Senza dimenticare il peso del comparto, che in Italia dà lavoro a 160 mila addetti, esclusivamente nell’area commerciale, e complessivamente fattura oltre 50 miliardi di euro.