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Legge 104

Posso usare i permessi della Legge 104 in caso di ricovero del familiare?

Ed eccoci a un nuovo articolo di approfondimento sulla Legge 104, spesso discussa in questi lidi. Stavolta la domanda che ci poniamo è quando si possono usare i permessi stabiliti dal legislatore in caso di ricovero del familiare. La risposta? Non corriamo troppo. O almeno non entriamo nel merito della questione senza aver prima effettuato una indispensabile precisazione. 

Legge 104 concessa se il familiare è in ricovero?

Il riconoscimento del permesso lavorativo non può essere richiesto all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (Inps) se il disabile si trova in ricovero presso una struttura ospedaliera o una casa di cura. Ciò poiché si presuppone che in un ospedale o in un centro di assistenza per disabili e anziani sia già presente personale specializzato. 

Dunque, il soggiorno a tempo pieno in una sistemazione del genere, pubblica o privata che sia, non dà diritto ai giorni di congedo lavorativo con retribuzione. Se il soggetto portatore di invalidità o anziano non risulta più essere autosufficiente riceve con continuità cure e assistenza. Così facendo viene automaticamente meno la necessità di assentarsi dal luogo di lavoro.

La norma attualmente in vigore non consente più di inoltrare la domanda per i 3 giorni di permesso in tal caso. Qualora sia assunta la decisione di ricorrere al ricovero continuativo del familiare in una casa di cura. Eppure, la regola, come spesso accade, presenta delle eccezioni, individuati dal portale Proiezioni di Borsa.

Gli esperti hanno individuato quando è possibile beneficiare delle autorizzazioni relative alla Legge 104 nel caso di nostro interesse. Andiamo perciò a vedere quali sono le circostanze del tutto eccezionali dove, malgrado il ricovero del familiare, sono comunque riconosciuti i vantaggi della L. 104/92

Gli strappi alla regola

Si può inoltrare la domanda dei giorni di permesso pure nell’eventualità di ricovero permanente in una casa di riposo o in un centro ospedaliero. Nella fattispecie, se si tratta di garantire cure ad un minore colpito da disabilità e in presenza di specifica certificazione sanitaria.

Affinché sia assicurato il trattamento di favore è propedeutico esibire una documentazione medica, la quale comprovi la necessità di garantire la presenza di un familiare accanto al minorenne.

Inoltre, il congedo retributivo è attribuito nel momento in cui un familiare versa in uno stato vegetativo ed è in fase terminale. Infine, è possibile richiedere di assentarsi dal posto di lavoro se bisogna accompagnare il familiare che risiede in casa di cura a visite specialistiche.