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Valore moneta da 20 Lire Quercia

Tutti hanno almeno una di queste monete in casa! Attenzione, possono valere un piccolo tesoro!

Tutti voi potreste avere in casa una di queste vecchie monete da 20 Lire Quercia. Ci è capitato diverse volte di tenerle tra le mani, ma vi siete mai domandati se oggi possano avere un valore nel mondo numismatico? Andiamo a scoprirlo insieme!

La moneta da 20 Lire Quercia fu coniata in una prima versione in bronzital dal 1956 al 1959 con un contorno rigato e in una seconda versione dal dal 1968 al 1999 con un contorno liscio. Quest’ultima è rimasta in circolazione fino all’entrata in vigore dell’Euro.

Entrambe le versioni hanno un diametro di 21,3 millimetri ed un peso di 3,6 grammi.

Nella facciata del dritto troviamo la raffigurazione di un ramo di quercia con quattro foglie e una ghianda. Verso sinistra, vicino al gambo, c’è il valore nominale della moneta L.20 e subito sotto la lettera R che indica la Zecca di Roma. Verso destra, invece, troviamo l’anno di conio.

Nella facciata del rovescio compare la testa di una donna ornata da spighe che guarda verso sinistra. Nel contorno, vicino al bordo, c’è la scritta in stampatello maiuscolo “REPVBBLICA ITALIANA”. Infine, in basso a tutto troviamo la firma dell’autore della moneta Gianpaoli.

Valore moneta da 20 Lire Quercia

Quanto vale la moneta da 20 Lire Quercia?

Gli esemplari più rari da 20 Lire Quercia sono quelli del 1956. Oggi sono classificati, in campo numismatico, come R2 e R5.

I primi pezzi coniati sono stati successivamente ritirati per essere rifusi, ma alcuni esemplari sono riusciti a sfuggire al ritiro. Se ne conoscono soltanto due, attualmente custoditi nel Museo della Zecca, ma potrebbero essercene altri. Diversi voci attestano che alcuni esemplari ritirati, invece di essere fusi, vennero regalati al personale della Zecca. Quest’ultimi hanno inciso sulla facciata del dritto una piccola P, situata subito sotto l’anno di conio.

Il valore della moneta da 20 Lire Quercia del 1956 con la P parte da 500 euro per gli esemplari in buono stato e può superare i 1.200 euro per quelli in Fior di Conio.

Le monete del 1957 in Fior di Conio possono valere massimo 30 euro. Tuttavia esistono varianti molto interessanti. Alcuni pezzi presentano il numero 7 con un piede leggermente più largo e possono arrivare a valere anche 50 euro. Altri presentano il ramo della quercia più largo e possono valere anche 40 euro.

Le monete del 1958, se in Fior di Conio, valgono 32 euro, mentre quelle del 1959, sempre in Fior di Conio, valgono 175 euro.

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Le monete de 1968 valgono 75 euro. Ma esiste una variante con la dicitura PROVA che in fior di conio può arrivare a valere 1.000 euro! Ci sono poi quelle del 1970 che valgono soltanto due euro, ma alcuni esemplari presentano una P al posto della R (simbolo della Zecca). Questi esemplari valgono 80 euro.