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Valore delle 50 Lire Vulcano Piccole

Tutti hanno almeno una di queste monete in casa: ecco quanto vale

Quanti di voi hanno ancora in casa quelle vecchie e minuscole monetine delle 50 Lire? Vengono chiamate in diversi modi: “micro-monete”, “mini-monete” o anche “modulo ridotto”. Ma il loro nome ufficiale è 50 Lire Vulcano Piccole.

Le monete da 50 Lire Vulcano Piccole sono state coniate dal 1990 al 1995 e hanno le stesse caratteristiche estetiche della moneta da 50 Lire Vulcano.

Nella facciata del dritto, troviamo la testa di una donna di profilo e rivolta verso destra, contornata dalla scritta in stampatello maiuscolo REPVBBLICA ITALIANA.

Mentre, nella facciata del rovescio troviamo la raffigurazione del Dio Vulcano che batte il ferro sull’incudine. Alla sua destra, compare il valore nominale della moneta, ossia L.50, subito sotto c’è la R che indica la Zecca di Roma. Infine, in alto e verso sinistra, troviamo l’anno di conio.

Ciò che differenzia le due monete, sono le dimensioni. La moneta da 50 Lire Vulcano Piccole, infatti, ha un diametro di 16,55 millimetri. Molto più piccola rispetto alla precedente versione che misurava quasi 25 millimetri.

La minuscola monetina ha poi un peso di 2,7 grammi, presenta un contorno liscio ed è composta in Acmonital.

Proprio per via delle sue micro dimensioni, questo esemplare non ebbe molto successo tra la popolazione.

Valore delle 50 Lire Vulcano Piccole

Le 50 Lire Vulcano Piccole sono delle monete piuttosto comuni e coniate con un’altissima tiratura. Sono state però coniate anche delle versioni a fondo specchio, dedicate esclusivamente ai collezionisti.

Gli esemplari coniati dal 1990 al 1995 hanno un valore che varia da 1,50 a 3 euro. Le monete del 1990, se in Fior di Conio, possono arrivare a valere anche 15 euro. La versione in fondo specchio per i collezionisti, ha oggi un valore di 9 euro.

Valore delle 50 Lire Vulcano Piccole

Sono però diversi gli errori di conio che possono rendere questa moneta RARA in campo numismatico e far crescere così il suo valore. Andiamo a vedere quali sono.

L’assenza del rombo nella facciata del dritto, sopra la firma degli autori. L’orecchio della donna che appare a punta invece che tondeggiante. L’assenza della lettera R, che indica la Zecca di Roma. L’asse che risulta sfasato e l’errore nella data, come l’assenza del primo numero.

Una moneta senza rombo, in buono stato di conservazione, può arrivare a valere anche 25 euro. Una moneta senza il rombo e che presenta l’orecchi della donna a punta, potrebbe valere anche 20 euro.