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Vecchie Lire, alcune possono valere fino a 6.000 euro. Meglio controllare i vecchi cassetti!

Qualcuno lo sa e qualcuno lo ha magari scoperto negli ultimi articoli in cui ne abbiamo parlato. Le vecchie lire possono valere un bel gruzzoletto, tanto da superare addirittura i 6 mila euro in alcuni casi. Le monete rare italiane emanano grande fascino, sono un lascito del passato e spesso finiamo col chiederci quanto siano quotate.

Vecchie lire: gli affari si fanno online

Certi collezionisti non se ne priverebbero mai e sono perennemente alla ricerca di pezzi nuovi. I non collezionisti, invece, sono interessati a venderle e desidererebbero risalire al loro valore reale. Per effettuare una stima corretta occorre ponderare la data di emissione, la tiratura e lo stato di conservazione.

I portali solitamente utilizzati nella compravendita sono eBay, Aste Bolaffi e Nomisma, le aste di Catawiki, parecchio frequentate da numismatici. Oppure, in alternativa, ci si reca direttamente nei negozi degli esperti o in quelli di antiquariato. Insomma, di luoghi da visitare ce ne sono. Basta avere un po’ di buona volontà e sarà possibile concludere dei proficui affari.

I pezzi più pregiati

Le più quotate sono le 10 lire del 1946, per cui i collezionisti possono anche arrivare a spendere oltre 6 mila euro. Sempre del 1946 ci poi le 5 lire. Realizzate in italma, una lega metallica usata dalla Zecca dello Stato, fatta di magnesio, manganese e alluminio, arrivano fino al un valore di 1.200 euro.

Per quanto riguarda il 1947 segnaliamo le unità da 1 lira, che raggiungono pure i 1.500 euro, e le 10 lire da 4 mila euro. Le 2 lire del 1949 toccano i 1.800 euro. Più in là con gli anni, le 100 lire del 1955, sebbene parecchio diffuse, se conversate in ottime condizioni arrivano pure a 1.200 euro; mentre le 5 lire del 1956 si spingono fino ai 2 mila euro, come le 50 del 1958.