CCSNews
manette banconote

Evasione fiscale: Italia ancora la peggiore d’Europa

Con l’informativa periodica “Attività internazionale” del 15 settembre 2020 è uscito il rapporto curato dalla Commissione europea relativa al 2018. Per l’Italia si registra un primato in negativo in termini di evasione fiscale; con una perdita per lo Stato quantificata in 35,4 miliardi di euro legati all’Iva. 

Nella recente pubblicazione trova pure spazio un’analisi sulla proposta avanzata dalla CE di un contributo finanziario di 81,4 miliardi di euro a 15 Paesi, nell’ambito del Sure. La quota maggiore spetterebbe all’Italia: 27,4 miliardi di euro. 

Evasione fiscale: persi 140 miliardi di euro di entrate tributarie

In un rapporto sul divario dell’Iva nel 2018 si stima che gli Stati membri dell’Unione Europea abbiano perso 140 miliardi di euro di entrate tributarie con solo riferimento all’imposta sul valore aggiunto. In termini assoluti la maglia nera va purtroppo alla nostra penisola.

Come divario tra gettito Iva previsto e l’ammontare effettivamente riscosso, ci classifichiamo invece al quarto posto. Guardando altrove, i mancati incassi in Germania ammonterebbero a 22 miliardi di euro, mentre nel Regno Unito a 23,5 miliardi di euro. 

Sostegno all’Italia

Tra i numerosi temi trattati nel nuovo studio redatto trova spazio la proposte della Commissione europea di un sostegno finanziario di 81,4 miliardi di euro, destinato a 15 Paesi, in merito al Sure.

Dei 27,4 miliardi di euro attribuiti all’Italia, la Commissione ha approvato diversi regimi di aiuti per le piccole e medie imprese colpiti dalla crisi, delle famiglie a basso reddito e del mercato assicurativo del credito commerciale. Inoltre, al fine di compensare le considerevole perdite subite a causa dell’emergenza sanitaria, è in programma la sovvenzione diretta alla compagnia aerea Alitalia.

Nell’aggiornamento si dà poi conto dell’approvazione del progetto di bilancio rettificativo da parte del Consiglio europeo, che stabilisce per quest’anno un incremento del bilancio di 6,2 miliardi di euro per far fronte alla crisi economica associata alla pandemia. La rideterminazione della somma mira a finanziare pure la strategia in materia di vaccini.