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Riforma fiscale

Riforma fiscale: nominata una commissione di esperti

L’Istituto Nazionale Tributarista nomina una commissione di esperti per la riforma fiscale, attraverso un comunicato stampa diramato in data 25 settembre 2020. Tale gruppo, costituito da 15 professionisti che quotidianamente operano nei rispettivi studi, sarà coordinato da Salvatore Cuomo, componente della Commissione fiscalità INT. Le figure investite della posizione avranno il compito di individuare problematiche precise e fornire una soluzione.  

Riforma fiscale: soluzioni per problemi specifici

Secondo quanto si legge nella nota pubblicata, la Commissione non fornirà indicazioni su argomenti quali chiarezza normativa, riduzione pressione fiscale, semplificazione. Pur reali e meritevoli di essere trattate, le criticità genererebbero ulteriore confusione se evidenziate genericamente. Andrebbero cioè ad accumularsi alle migliaia di fascicoli, memorie e appelli riproposti nell’ultimo trentennio, mai concretizzati in provvedimenti. Pertanto a ciascun membro si è chiesto di sottoporre proposte su due precise questioni e di darne specifica soluzione alla loro modificazione o eliminazione. 

A presiedere la squadra incaricata di occuparsi della riforma fiscale sarà Giorgio Benvenuto, presidente della Fondazione B. Buozzi. Di diritto vi parteciperanno il presidente nazionale dell’INT Riccardo Alemanno ed altri nove esperti. Cinque sono gli interni: 

  • Edoardo G. Boccalini (segretario nazionale);
  • Paola De Maio (delegato provinciale di Roma);
  • Giovanni Malinconico (vice coordinatore dei Giovani Tributaristi INT);
  • Cinzia Sanfiori (consigliere nazionale);
  • Giuseppe Zambon (consigliere nazionale).

Quattro gli esterni all’ Istituto Nazionale Tributarista:

  • Prof. Enrico Molinari;
  • Dott. Francesco Tramaglino;
  • Avv. Giorgio Infranca;
  • Avv. Michela Corrado.

Il welfare non sarà toccato

I contributi apportati saranno già impiegati ad integrazione delle proposte della prossima legge di bilancio. Sul tema Riccardo Alemanno, presidente INT, ha evidenziato come, senza un piano di investimento chiaro e coraggioso, le manovre avranno scarsa efficacia. I fondi andranno, secondo Alemanno, ricavati dalle riduzioni delle tax expentitures, senza incidere su quelle legate al walfare, dal taglio della spesa pubblica improduttiva nonché da investimento di risorse del next generation.