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Bonus 10 mila euro a figlio? i piani “shock” del Governo

Un Bonus 10 mila euro a figlio è una proposta del Governo che potrebbe spingere verso una crescita demografica.

Bonus 10 mila euro a figlio, non c’è crescita demografica in Italia

Siamo un paese di “vecchi” e lo continueremo ad essere se non riprendono le nascite in Italia. Se il sud è più portato verso le famiglie numerosi, al Nord un bimbo è più che sufficiente. La crisi economica, le difficoltà economiche e i pochi posti di lavoro disponibili, certo non aiutano la situazione.

Il Governo Meloni già dalla sua costituzione ha comunicato che le famiglie devono essere aiutate. Ma anche le coppie che prendono la decisione di mettere al mondo dei figli. Una scelta coraggiosa, visto i tempi, ma che se non si fa, la crescita italiana potrebbe essere seriamente compromessa.

Bonus 10 mila euro a figlio, l’idea del Governo

Bonus 10 mila euro, una mamma

L’idea del Ministro Giancarlo Giorgetti è quanto meno rivoluzionaria. La proposta consiste nella riduzione o nell’azzeramento delle tasse per le famiglie che hanno figli. Ecco che il Governo gioca la carta dell’agevolazione fiscale.

La parole del Ministro sono molto chiare. «Non possiamo tassare allo stesso modo – chiarisce Giorgetti – chi è single e chi ha una famiglia con figli perché chi ha figli sopporta costi che in qualche modo alterano il concetto, tanto caro a tanti qui presenti, della progressività del carico fiscale».

L’assegno unico non verrà toccato

Quindi le famiglie potrebbero non pagare fino ad un importo di 10 mila euro all’anno. E inoltre questa agevolazione non toccherà l’assegno unico che verrebbe regolarmente erogato. L’importo dell’assegno unico e universale sui figli under 21 va da un minimo di 50 euro al mese a figlio a un massimo di 175 euro al mese sempre per figlio. Per i figli maggiorenni fino a 21 anni, gli importi vanno da 25 a 85 euro al mese. L’indicizzazione però fa salire gli assegni. E cambia anche le soglie utili alla fruizione. L’assegno massimo si prende con un ISEE fino a 16.215 euro all’anno (prima era fino a 15.000). l’Importo passa da 175 a 189 euro al mese a figlio. Per ISEE sopra i 43.240 euro o senza ISEE, l’importo minimo è pari a 54 euro.