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Bonus trasporti - lametro

Bonus trasporti, viaggiare gratis e non solo per lavoro

Il bonus trasporti è ancora richiedibile e questo permette di viaggiare sia per lavoro che non, ecco le nuove regole.

Bonus trasporti, cos’è e come funziona

Il bonus trasporti è un’agevolazione che permette a chi richiede di poter viaggiare sui mezzi pubblici in modo gratuito. In realtà il bonus doveva terminare a dicembre scorso, ma per fortuna è stato prorogato,fino al 31 dicembre 2023. Ed è un valido aiuto, soprattutto per chi non utilizza la macchina per muoversi sia per lavoro che per divertimento o puro piacere.

Il contributo è pari a 60 euro per pagare l’abbonamento per il trasporto pubblico locale, regionale e ferroviario. Ma a differenza della scorsa edizione, il bonus ha un tetto sui redditi che non può essere superiore a 20 mila euro. Mentre prima il valore massimo de reddito era fino a 35 mila euro.

Come verificare i gestori aderenti

Bonus trasporti - il tram

Prima di richiedere il bonus è possibile verificare se il gestore a cui si vuole abbonarsi aderisce o meno al contributo. La lista è consultabile all’interno del sito del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali. E’ quindi possibile vedere il nome del gestore e la città in cui il bonus è attivabile. Anche attraverso lo stesso sito i gestori possono accreditarsi, qualora non lo avessero ancora fatto.

L’agevolazione è stata rinnovata per mitigare l’impatto del caro energia sulle famiglie, in particolar modo per i costi di trasporto per lavoratori e studenti. Inoltre la dotazione prevista è pari a 100 milioni di euro per l’anno 2023. Infine il bonus è richiedibile fino ad esaurimento delle risorse messe a disposizione.

Bonus trasporti, come richiederlo?

Il bonus è richiedibile direttamente al sito https://www.bonustrasporti.lavoro.gov.it. Si accede con Spid o Carta di Identità Digitale. Inoltre reca il nominativo del beneficiario ed è utilizzabile per l’acquisto di un solo abbonamento. Non è cedibile e non costituisce reddito imponibile del beneficiario e non si calcola sull’indicatore della situazione economica equivalente.