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Come contestare le multe con lo scout speed

Tra i vari tipi di autovelox in funzione sulle nostre strade, il più insidioso è probabilmente lo Scout Speed. Per difendersi in maniera adeguata dallo strumento di controllo elettronico della velocità bisogna innanzitutto sapere qual è il suo funzionamento e se le Forze dell’Ordine abbiano dei limiti nel loro impiego. In merito si è espresso, negli ultimi anni, il legislatore.

Cos’è lo Scout Speed

Come abbiamo subito detto, lo Scout Speed è un tipo di autovelox. A differenza di tutti gli altri, esso non viene fissato su un punto fisso, bensì è montato all’interno del veicolo della Polizia in transito. Così facendo, nella fotocamera, vengono immortalati i veicoli che provengono da entrambe le direzioni della carreggiata e che, verosimilmente, specie se il mezzo della Polizia è nascosto in una colonna di altre macchine, non si accorgono della presenza del controllo elettronico. 

Il dispositivo riesce a rilevare tanto la velocità delle auto che percorrono il medesimo senso di marcia, tanto di quelle situate sul senso opposto. Inoltre, funziona anche nelle ore notturne, quando è ancora più complicato accorgersi dei colori delle vetture circolanti in strada. 

A rendere l’accertamento ancora più infido è il fatto che le autorità non debbano fermare il trasgressore né è obbligatoria la contestazione immediata con un secondo posto di blocco. 

Alla pari degli altri autovelox, però, pure lo Scout Speed è vincolato a una serie di regole a tutela dei conducenti e, pertanto, alla possibilità di avanzare ricorso al giudice. Ricorso che può far decretare la multa nulla. 

In primo luogo, è necessaria la segnaletica preventiva. Secondo infatti quanto sancito da certi giudici di pace, è da ritenersi nulla la contravvenzione elevata mediante lo Scout Speed se, lungo il tratto stradale dove viene ravvisata l’infrazione, non è collocato il cartello di avviso. E non è sufficiente. Esso è da posizionare ad una distanza consona rispetto al luogo ove la rilevazione elettronica avviene. 

Gli estremi del ricorso

In secondo luogo, lo Scout Speed deve rispettare l’obbligo della periodica taratura. Almeno una volta all’anno, come per tutti gli altri autovelox, pure lo Scout Speed deve essere sottoposto a verifica di funzionalità. Di ciò occorre fare menzione nel verbale. Laddove manchi la taratura o l’indicazione stessa nel verbale, la multa è nulla e, dinanzi al giudice di pace, può essere contestata. 

Infine, lo Scout Speed è da ritenersi incompleto se non riporta l’esatto chilometro in cui è stata rilevata la violazione al codice stradale, ciò per permettere al guidatore di difendersi presso le sedi opportune.