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Scontrino fiscale

Come si annulla uno scontrino fiscale?

Gli addetti alla cassa e i commessi ne sono perfettamente consapevoli. Ad ogni modo tutti, almeno una volta nella vita, avranno commesso un errore (del resto, siamo pur sempre umani…) e stornato uno scontrino fiscale errato.

Ogni volta che concludono una cessione, i commercianti al dettaglio hanno l’obbligo dell’emissione del documento, che, come con ogni probabilità già saprai, certifica l’avvenuta compravendita. Stampato dal registratore di cassa del negoziante, la legislazione lo impone tassativamente a chi esercita determinate attività. 

Scontrino fiscale se non è stato chiuso

La questione è di facile comprensione, a meno che lo scontrino fiscale non sia sbagliato. In tal caso, infatti, tende a diventare ingarbugliata. Come è possibile ovviare al problema evitando di incorrere in sanzioni e in che modo tenere la contabilità?

Se la commessa o il commesso hanno già battuto la somma sulla cassa, ma lo scontrino non è stato chiuso, c’è fortunatamente ancora tempo. In tale situazione è davvero semplice superare il momento di défaillance. È sufficiente inserire lo stesso importo con segno negativo e dunque annullare l’operazione. 

Se è stato chiuso

E se invece lo scontrino fiscale è già stato emesso? Nel frangente in cui esso è già stato chiuso, può comunque essere annullato, anche se secondo un iter inevitabilmente più laborioso. Nello specifico, il documento bisogna barrarlo con una linea trasversale, scrivendo “Annullato”.

Quindi un nuovo scontrino va stampato e rilasciato al cliente con la cifra esatta. Naturalmente il precedente non deve essere assolutamente buttato, bensì occorre allegarlo a quello di chiusura giornaliero e, chiaramente, il suo ammontare è da togliere al totale che sarà inserito nel registro dei corrispettivi.