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Reddito di cittadinanza

Reddito di cittadinanza: domande entro il 30 novembre, ecco chi è tenuto

Il Reddito di cittadinanza è ormai in funzione dal mese di aprile 2019. Tra alti e bassi, tra una parte, quella assistenziale, che funziona benissimo, ed un a parte, quella delle politiche attive sul lavoro, che funziona poco e male, la misura ha superato i primi 18 mesi di validità.

Un anno e mezzo quindi, che poi è il limite utile a percepire il sussidio per i beneficiari. Infatti la misura dura massimo 18 mesi, anche se è prorogabile per altri 18 mesi. È la condizione che hanno vissuto i primi beneficiari del sussidio, quelli che hanno percepito il primo rateo del sussidio ad aprile 2019.

Un anno e mezzo per la prima fase del sussidio e, se restano invariate le condizioni di disagio della famiglia, un anno e mezzo anche per il secondo giro. Ma occorre presentare domanda e seguire particolari disposizioni di legge. Ecco una guida per chi si trova ad aver già percepito i primi 18 mesi di sussidio e aspira a percepire i successivi, come quelli che hanno preso l’ultima mensilità a ottobre.

Un novembre senza reddito di cittadinanza per molti

Occorre presentare di nuovo domanda per il sussidio per coloro che hanno percepito l’ultima mensilità del sussidio a ottobre. Naturalmente parliamo di chi ha percepito a ottobre l’ultimo mese di reddito di cittadinanza della prima turnazione di 18 mesi. Molto importante da questo punto di vista la data di presentazione delle domande.

Chi ha presentato la domanda di accesso al beneficio ad aprile 2019, e quindi ha iniziato a percepire il sussidio a maggio dello stesso anno, lo scorso ottobre ha preso l’ultima delle 18 mensilità spettanti. La situazione come detto è la stessa di chi presentò domanda a marzo 2019 ed ha chiuso i primi 18 mesi a settembre. Questi ultimi beneficiari del sussidio dal 16 novembre hanno iniziato a percepire le seconde 18 mensilità, dopo aver presentato domanda ad ottobre ed essere stati senza copertura nello stesso mese.

Cosa fare per tornare a prendere il reddito di cittadinanza

La cosa si ripeterà mese per mese in base alla data del primo accredito del reddito di cittadinanza. Adesso sono tenuti a presentare domanda, entro il 30 novembre, quelli che il 27 ottobre hanno percepito l’ultima delle prime 18 mensilità. In pratica, come fecero quelli che percepirono l’ultima mensilità delle prime 18 a settembre. E così accadrà per chi la percepirà a novembre, dicembre e così via.

La misura prevede un blocco di un mese tra la prima e la seconda fase, cioè tra i primi e i secondi 18 mesi. Ed il mese di stop, con la misura che risulta terminata anche sul portale dell’Inps, è proprio quello in cui i beneficiari devono tornare a presentare domanda.

Naturalmente, come già ampiamente sottolineato in questo articolo, è necessario che il beneficiario del reddito di cittadinanza continui a detenere i requisiti per la misura. Una cosa che appare una formalità dal momento che l’Isee da utilizzare in sede di rinnovo, è il medesimo che ha dato diritto a continuare a percepire al misura dallo scorso gennaio. A novembre quindi, con la stessa certificazione Isee è possibile chiedere il rinnovo con le solite modalità, cioè andando da un Caf o da un Patronato, oppure adoperandosi da soli con le credenziali di accesso se le si posseggono.