CCSNews
Tregua fiscale 2023, i soldi

Stop all’aumento di stipendio per i lavoratori statali, ecco come cambiano le cose

Stop all’aumento di stipendio per molti lavoratori statali? ecco il punto della situazione e perché il blocco.

Ai tempi del governo Monti e del Ministro del Lavoro Elsa Fornero, ci furono provvedimenti molto impopolari,. Erano i tempi delle lacrime e del sangue e della Fornero piangente in diretta TV. Fu varata la riforma sulle pensioni e furono introdotti gli stop alla perequazione di pensioni e stipendi per gli statali. Salvo poi passare alle salvaguardie esodati e alla restituzione dei soldi a chi li aveva persi (anche se solo in parte) dopo le sentenze della Corte Costituzionale.

La crisi economica di allora però, non si avvicina minimamente a quella odierna. Iniziata con la terribile pandemia e proseguita con la guerra in Ucraina, risulta inevitabile che si debba stringere la cinghia anche in questo momento. E sull’altare dei sacrificati, almeno stando a quanto riporta l’Ansa con delle dichiarazioni di Pierpaolo Bombardieri della UIL, finiscono di nuovo i lavoratori delle PA.

Stop aumenti di stipendio nelle PA, ecco il punto della situazione per gli statali


“La notizia è che non ci sono soldi e che quindi milioni di lavoratori pubblici per quest’anno non avranno l’aumento”, è quello che titola l’Ansa e che dichiara il numero uno della UIL, il segretario nazionale Pierpaolo Bombardieri. A seguito del summit con il Ministro della funzione pubblica Paolo Zangrillo, sarebbe arrivata la conferma che, per carenza di fondi, gli aumenti di stipendio non potranno essere applicati.

Nel DEF niente, ecco la risposta del Governo

La UIL in effetti grida all’allarme e lo fa con le parole del suo segretario generale. “La notizia è che non ci sono soldi e che i contratti dei dipendenti pubblici resteranno fermi sicuramente quest’anno e per i primi mesi dell’anno prossimo.”

Negativo quindi il summit, anche perché pare che il governo non abbia dato risposte in merito alla richiesta del DEF. Parliamo del Documento di Economia e Finanza, una specie di pre-manovra finanziaria.

La UIL e gli altri sindacati chiedevano che nel DEF ci fossero segnali, magari con una dotazione finanziaria. “Per noi la priorità è il rinnovo dei contratti, i lavoratori e le lavoratrici di questo paese pagano il 10% di inflazione che da un anno riduce il potere reale d’acquisto”, questo alla base delle lamentele del segretario UIL.