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Ecco perché molti andranno in pensione nel 2023 senza contributi

Ecco perché molti andranno in pensione nel 2023 senza contributi

Nel 2023 le pensioni di vecchiaia che sono il pilastro del sistema pensionistico italiano si centreranno una volta raggiunti i 67 anni di età ed una volta completati i vent’anni di contributi versati. E nessuna finestra di attesa per la decorrenza della prestazione e nessun particolare vincolo. Perché si tratta della misura basata esclusivamente su questo doppio requisito. Pertanto nel 2023 questa facoltà l’avranno i nati nel 1956. Ma al venire meno del requisito contributivo, e quindi per chi ha meno di 20 anni di contributi versati, cosa offre il sistema? In pratica molti si chiedono se si può andare in pensione senza la giusta carriera contributiva.

In pensione senza l’adeguata carriera e i contributi, come fare?

Rispondere ad una domanda del genere come quella della premessa è semplice perché l’INPS ha una misura destinata proprio a soggetti che non hanno contributi versati. Ma non è una misura pensionistica questa, perché si tratta di un trattamento assistenziale. In pratica non si può andare in pensione senza la giusta carriera contributiva ma ci sono misure diverse che consentono comunque di godere di un trattamento da parte dell’INPS. Anche se non è un classico trattamento pensionistico. Parliamo della pensione sociale, o meglio dell’assegno sociale come si chiama oggi. La misura consente di avere un trattamento simile ad una pensione e segue lo stesso calendario delle pensioni. Ma che è una misura che è una via di mezzo tra una pensione ed un ammortizzatore sociale.

Assegno sociale per chi?

L‘assegno sociale riesce a produrre per gli interessati un assegno che nel 2022 è stato pari a €468,28 al mese. Una cifra destinata a salire nel 2023, per via dell’inflazione. Gli interessati potranno quindi percepire questa prestazione semplicemente arrivando a 67 anni di età ma a condizione di avere dei redditi propri o cumulati con quelli del coniuge, entro una determinata soglia. In attesa di circolari definitive dell’INPS con tutti gli aggiornamenti del caso, oggi appare probabile che l’assegno sociale salirà ad oltre 500 al mese per l’anno 2023.

Assegno sociale intero o ridotto

In genere per godere dell’assegno sociale bisogna non avere redditi ulteriori. Questa è la soluzione per avere la prestazione intera e non ridotta. Infatti l’assegno sociale viene ridotto in misura proporzionale ai redditi del diretto interessato alla prestazione. Detto ciò, per poter godere del trattamento non bisogna avere redditi superiori all’importo stesso dell’assegno sociale.