CCSNews
pensione di vecchiaia

Esistono 4 tipi di pensione di vecchiaia ma non tutti lo sanno

La pensione di vecchiaia non è solo 1 ma esistono ben 4 misure che la permettono. Vediamo quali sono e che richiedono.

Quando si parla di pensione di vecchiaia si tende a pensare che sia solo quella che si raggiunge a 67 anni con 20 anni di contributi. Ma non è solo quella l’unica pensione di vecchiaia che esiste, perchè la normativa ne prevede ben 4 tipologie. Che andremo ad eseminare nel dettaglio nei prossimi paragrafi.

Trattamento di vecchiaia a 67 anni, attenzione al terzo requisito

Per chi ricade nel sistema misto ed ha contributi versati prima del 1996, la pensione di vecchiaia è quella classica. 67 anni di età e 20 anni di contributi. Ma per chi ha iniziato a lavorare a partire dal 1996 e non ha contributi versati prima di quella data le cose cambiano.

pensione di vecchiaia

Per i contributivi puri, infatti, sono richiesti non due ma 3 requisiti per accedere alla pensione di vecchiaia. Oltre ai 67 anni di età e ai 20 anni di contributi è necessario soddisfare un terzo requisito. Quello dell’importo dell’assegno. La pensione non viene riconosciuta se non spetta un assegno che sia pari ad almeno 1,5 volte l’assegno sociale INPS. Che per il 2022 ha un importo di 468 euro e quindi serve avere una pensione mensile di almeno 702 euro.

Nel 2023, per effetto della rivalutazione delle pensioni, salendo l’importo dell’assegno sociale, salirà anche l’importo chiesto per accedere alla pensione di vecchiaia a 67 anni per i contributivi puri.

La terza e la quarta pensione di vecchiaia

Esiste, poi, un terzo trattamento di vecchiaia che è riservata solo ai contributivi puri (coloro che non hanno contributi prima del 1996). A questa tipologia di pensione si può accedere con un minimo di 5 anni di contributi indipendentemente dall’importo. Ma solo al compimento dei 71 anni di età.

Se poi si vuole essere precisi esiste anche un’altra tipologia di pensionamento di vecchiaia. Ma si tratta di una misura riservata solo ai lavoratori del settore privato con invalidità di almeno l’80%. Si tratta di una misura di vecchiaia con requisiti anagrafici ridotti a 56 anni per le donne e a 61 anni per gli uomini. Richiede sempre 20 anni di contributi e prevede una finestra di attesa di 12 mesi dal raggiungimento del requisito anagrafico.