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pensione anticipata, una donna

Pensione anticipata, è possibile 5 anni prima. Ecco cosa devi assolutamente sapere!

Pensione anticipata possibile con un anticipo di circa 5 anni, ecco come potrebbe essere possibile, le ipotesi.

Pensione anticipata, allo studio del nuovo Decreto lavoro

Ogni anno chi deve andare in pensione sta con il fiato sospeso, fino a che non ha la conferma di poter andare. Eppure sarebbe semplice, se ci fosse una Riforma delle pensioni che sia semplice e snella. Ma in attesa della riforma, occorre adeguarsi alle varie ipotesi proposte dalle associazioni di categorie, dal Governo e dai lavoratori.

Ad oggi è consentito alle imprese da contratti di espansione di gruppo di completare i piani di turn over attraverso accordi tra sindacali o di pianificazione delle uscite dei lavoratori più anziani, con tempi più lunghi, ma che non vadano a creare problemi sulla produzione e programmazione.

Pensione anticipata, l’opzione donna

pensione anticipata, una donna al telefono

Secondo il Ministero delle politiche sociali l’opzione donna è una delle scelte che permette di andare in pensione 5 anni prima. Possono presentare domanda le lavoratrici che, entro il 31 dicembre 2022, hanno maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni. Inoltre occorre un’età anagrafica di almeno 60 anni ridotta di un anno per figlio, nel limite massimo di due anni.

E’ chiaro che se una donna ha avuto due figli può andare in pensione due anni prima rispetto all’età minima prevista per legge. Possono accedere ad Opzione donna anche le donne lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale

Ape sociale, 5 anni prima anche in questo caso

Anche l’ape sociale permette di andare in pensione 5 anni prima. E’ un’indennità di natura assistenziale a carico dello Stato erogata dall’Inps a soggetti in particolari condizioni che abbiano compiuto almeno 63 anni di età e che non siano già titolari di pensione diretta. Le categorie di lavoratori che vi possono accedere sono solo:

  • i lavoratori che svolgono mansioni gravose,
  • gli invalidi civili almeno al 74 %,
  • i lavoratori dipendenti in stato di disoccupazione che abbiano esaurito il trattamento di NASpI (o equivalente) e i caregiver.