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Pensioni sbagliate, ecco come chiedere soldi all’INPS

Le pensioni degli italiani spesso sono sbagliate come importo. Ed altrettanto spesso l’errore non è dell’INPS ed è a sfavore del pensionato. Statisticamente circa una pensione su tre è sbagliata e presenta importi inferiori a quelli che dovrebbero finire nelle tasche dei pensionati. In pratica, i pensionati prendono una pensione più bassa ma che si può sistemare. E molti sindacati sovente avviano campagne di sensibilizzazione in questa direzione. Chiamando a raccolta i pensionati iscritti alle loro associazioni, affinché mettano in atto quelle iniziative utili proprio a recuperare di più di pensione.

Pensioni, come prendere di più sul trattamento

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Oggi non parliamo di aumento delle pensioni, di inflazione, perequazione o bonus. Prendere di più di pensione può partire dal recuperare quelle somme aggiuntive sulle pensioni che sono un diritto dei pensionati ma che spesso, propri questi ultimi non sanno di poter richiedere. Si chiamano comunemente diritti inespressi e sono quelle somme aggiuntive sulla pensione che però l’INPS non eroga automaticamente. Deve essere il pensionato a richiederle. Parliamo di maggiorazioni sociali, assegni familiari, quattordicesima, integrazioni al minimo.

Cosa fare per prendere un assegno previdenziale più alto

Ci sono parti della pensione collegate al reddito e come tali, soggette a determinati adempimenti da parte del pensionato. Sulle pensioni minime questo aspetto va considerato ancora di più. Infatti esistono strumenti come le maggiorazioni che servono a rendere la pensione di un contribuente, più dignitosa. Ma sono prestazioni che finiscono con l’essere collegate oltre che all’importo della pensione su cui dovrebbero incidere, anche sugli altri redditi del pensionato. Così come gli ANF sul coniuge a carico dipendono anche dai redditi del coniuge. L’INPS non paga queste maggiorazioni in maniera automatica. Infatti deve essere il pensionato a produrre domanda, magari con la domanda di ricostituzione di pensione.

Il Modello OBIS/M

Per prima cosa un pensionato deve verificare, sul modello OBIS/M, da cosa è costituita la propria pensione. Questo modello può essere benissimo considerato la busta paga del pensionato. Se mancano alcune voci, come le maggiorazioni per esempio, meglio provare a farne richiesta all’INPS. Per avere il modello OBIS/M bisogna recarsi al patronato e farselo scaricare. I Patronati lavorano in delega. In alternativa, con lo SPID; la CIE o la CNS si può recuperare anche accedendo in maniera autonoma al sito istituzionale dell’INPS: