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Legge di Bilancio, dalle pensioni alla famiglia, ecco le misure

La legge di Bilancio entrerà in vigore nel 2021 ed è pronta per iniziare il suo iter di approvazione. Infatti è stata emanata una prima bozza. Naturalmente nulla di definitivo, perché la manovra è ancora allo stato embrionale. Tra nuove bozze, interventi correttivi e gli immancabili emendamenti belle Commissioni Parlamentari e alle Camere, il lavoro è ancora lungo. Ma è anche vero che le misure previste in questa bozza che ieri ha fatto la sua comparsa, danno il senso sulla via di intervento che il governo ha deciso di adottare. 

Manovra 2021, 38 miliardi per le misure 

La manovra finanziaria del governo Conte, la terza manovra della legislatura, la seconda del governo giallorosso o Conte Bis, cade in piena emergenza Covid. Le sue dotazioni saranno pari a 38 miliardi di euro. Di questi, tre miliardi saranno destinati alla proroga di due delle misure previdenziali di cui da tempo si parla. Opzione donna e Ape sociale, misure di pensionamento anticipato in scadenza il 31 dicembre prossimo allungano la loro attività a tutto il 2021.

Opzione donna e Ape sociale, cosa significherà la proroga?

Potranno lasciare il lavoro quindi, le lavoratrici che entro la fine del 2020 compiranno 58 anni di età se lavoratrici dipendenti e 59 anni di età per le autonome. Sempre entro la fine del 2020 queste lavoratrici dovranno completare i 35 anni di contribuzione minima prescritti. Per l’Ape social invece, via libera alla pensione fin dai 63 anni di età per chi li compie nel 2021.Invalidi al 74% almeno, soggetti con familiari disabili a carico, disoccupati e lavori gravosi resteranno le platee a cui l’Anticipo pensionistico sociale sarà destinato. Oltre all’età minima richiesta, occorrerà arrivare entro la fine del 2021 a 30 o a 36 anni di contributi versati, in base alle caratteristiche del richiedente. 

La rivoluzione dell’assegno unico per i figli

Confermato nella bozza della legge di Bilancio anche l’assegno unico o universale per i figli. Nascerà quindi la misura “Omnium” sul sostegno alle famiglie con figli. Nella bozza infatti viene prevista la creazione del Fondo per l’assegno universale per i figli. Lo strumento dovrebbe partire da luglio 2021. L’Assegno andrà a sostituire tutte le misure oggi vigenti per questo tipo di intervento, dalle detrazioni per i figli a carico al bonus bebè e agli assegni familiari. La portata della misura vale 3 dei 38 miliardi di cui consta la manovra e viene anticipato che per il 2022 lo strumento costerà 5,5 miliardi.L’assegno unico andrà a finire anche a soggetti oggi esclusi da molte di queste misure, come gli autonomi o gli incapienti fiscali. 

Incentivi per chi assume o per chi sistema casa

In manovra ci sono pure nuovi indennizzi per il modo del lavoro. Oltre alla conferma del taglio del cuneo fiscale, con i 100 euro che hanno sostituito il bonus Renzi, anche incentivi per chi assume giovani. 3 anni di sgravio dai contributi per chi assume under 35. Sgravio di 4 anni se l’assunzione riguarda le Regioni Mezzogiorno, quindi Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.

In manovra anche incentivi per chi ha da sistemare casa. Nulla di nuovo, ma conferma per il superbonus 110%, per le detrazioni sugli interventi di ristrutturazione edilizia e su quelli di riqualificazione energetica degli edifici, proroga del bonus mobili e del bonus facciate.