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Did senza consumo di Giga

Did senza consumare Giga? L’idea del governo per venire incontro alle famiglie

Dopo il bonus Pc, Tablet e Internet il governo pensa a nuove misure di aiuto alle famiglie che adesso sono alle prese con la chiusura delle scuole e con la didattica a distanza per i figli. Un problema per molte famiglie quello della didattica a distanza. Famiglie che magari non si possono permettere computer e reti di connettività e che sono dovuti correre ai ripari.

Ed ai ripari è corso pure il governo, con misure di aiuto come per il già citato bonus Pc, Tablet e Internet. Ma anche le Regioni hanno introdotto misure di questo tipo in alcune realtà territoriali, proprio per colmare il cosiddetto gap digitale delle famiglie.

In questa ottica va registrata una nuova proposta che sembra avere avuto già i consensi degli operatori di telefonia e di connettività. Far spendere meno Giga di connettività agli studenti durante le video lezioni, questo l’oggetto di questa indicazione che il governo ha mandato agli operatori.

Lezioni senza consumare i Giga

I nostri ragazzi conoscono a memoria cosa significa Giga quando si parla di smartphone e connettività. Tutti gli operatori di telefonia mobile, da quelli classici come Tim, Vodafone e Wind Tre a quelli virtuali, che ormai sono innumerevoli (da Iliad a Kena, da Uno Mobile a Rabona) hanno offerte dedicate che oltre a minuti ed sms, prevedono pure Giga.

E come si consumano i minuti di chiamata e gli sms, così si consumano pure i Giga di Internet. E adesso con la didattica a distanza aumenta a dismisura il consumo di questi Giga.

Al fine di agevolare in qualsiasi modo l’accesso alla didattica a distanza per i ragazzi costretti a seguire le lezioni da casa per via delle chiusure delle scuole, il governo ha suggerito agli operatori di telefonia mobile di intervenire per dare aiuto alle famiglie che non possono permettersi abbonamenti più cari che prevedono più Giga per internet.

E così si è pensato a proporre una sorta di sconto, non sulle tariffe, ma sui Giga consumati. In pratica, le compagnie dovrebbero consentire ai loro clienti di seguire le video lezioni, senza consumare i Giga del loro contratto base.

Qualcuno ha già aderito

Una cosa del genere sembra sia già in cantiere per Wind Tre che la farà scattare, come dalla compagnia stessa confermano, per il 23 novembre. I pratica, il collegamento alle piattaforme che la scuola ha messo a disposizione per le lezioni da casa e in rete, dovrebbero essere senza consumo di Giga. Una cosa che molte compagnie di telefonia mobile adottano per promozioni fast, soprattutto quelle destinate ai giovani. Lo hanno già fatto in passato per esempio, per chi scaricava musica da Internet, o per i social network.

La proposta è pervenuta direttamente dai Ministeri che sono chiamati in causa per le materie strettamente collegate alla scuola e alle lezioni a distanza. A proporre questo, il Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, Il Ministro delle Pari Opportunità, Elena Boneti, il Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli e il Ministro dell’Innovazione Tecnologica, Paola Pisano.

La soddisfazione della politica

“Quando si affronta un’emergenza come quella che stiamo vivendo serve davvero il sostegno di tutti. Da marzo ad oggi lo Stato ha già investito oltre 400 milioni per il digitale a scuola. Iniziative come questa rafforzano l’impegno per supportare studentesse e studenti. Ringrazio chi ha aderito al progetto”, questo il messaggio del Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina che fa chiaramente riferimento a quelle compagnie che sembra abbiano già aderito al suggerimento del governo. Sullo stesso piano anche il Ministro per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Paola Pisano che ha detto grazie alle compagnie che hanno detto di si al progetto.

Più di largo raggio le dichiarazioni del Ministro per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti che ha detto che “l’impatto economico della didattica a distanza sulle famiglie, già pesantemente provate dalle conseguenze della pandemia è un nodo a cui le istituzioni devono una risposta fatta di soluzioni concrete”. Le famiglie disagiate come obbiettivo degli aiuti, questo in sintesi il pensiero della Bonetti. “La sinergia raggiunta oggi con le società di telecomunicazioni è un passo che guarda in special modo alle situazioni familiari di maggiore disagio, che sono quelle più gravemente esposte al rischio di esclusione sociale e di povertà educativa”, così la Bonetti che poi ha ribadito il concetto che lo Stato deve garantire a tutti pari opportunità di accedere alla Scuola, in qualsiasi forma essa sia da frequentare.