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Cassa integrazione Coronavirus

Cassa integrazione: settimane aggiuntive o esonero contributivo?

Gli imprenditori che hanno beneficiato nei mesi di maggio e giugno 2020 degli ammortizzatori sociali possono scegliere tra due opzioni per la cassa integrazione. L’alternativa alla proroga rappresenta una delle novità pubblicate il 14 agosto 2020 in Gazzetta Ufficiale nel c.d. Decreto Agosto

Cassa integrazione: imprenditori chiamati a una scelta

Il D.l. 104/2020 prevede una proroga della cassa integrazione che allunga a 36 settimane e fino al 31 dicembre 2020 la durata massima; tracciando, tuttavia, una linea di confine tra le prime e le secondo 18 settimane. Il testo riporta, inoltre, un’altra grande novità: l’introduzione di un contributivo aggiuntivo per le aziende che hanno registrato un calo di fatturato inferiore al 20% e richiedono di beneficiare delle ultime 9 settimane aggiuntive. Si fa riferimento al primo semestre 2020 in rapporto a quello 2019. 

Con esclusione del settore agricolo, i datori di lavoro privati che:

  • non richiedono le ultime 18 settimane disponibili, stabilite con la proroga;
  • abbiano già beneficiato, nei mesi di maggio e giugno 2020, degli ammortizzatori sociali introdotti per fronteggiare l’emergenza sanitaria

possono beneficiare, in via eccezionale, di un esonero dal versamento dei contributi previdenziali. Sono esclusi i contributi e i premi dovuti all’Inail per un massimo di 4 mesi. 

Per quanto riguarda l’esonero contributivo, esso ha le seguenti caratteristiche:

  • è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previste dalla normativa in vigore, nei limiti della contribuzione previdenziale dovuta;
  • può arrivare a una durata massima di quattro mesi;
  • è fruibile entro il 31 dicembre 2020. 

L’esonero è riconoscibile pure ai datori di lavoro che hanno richiesto periodi di integrazione salariale ai sensi del D.l. 18/2020, collocati, anche in misura parziale, successivamente al 12 luglio 2020. Per tutte le imprese che hanno i requisiti richiesti, stando l’impianto della norma, la possibilità di usufruire dell’agevolazione invece di prolungare l’estensione degli ammortizzatori sociali è vincolata al giudizio della Commissione Europea.