CCSNews
enasarco

Enasarco: come e quando si ha diritto alla pensione anticipata

Enasarco è l’Ente nazionale di assistenza per gli agenti e i rappresentanti di commercio. Istituito nel 1938, durante gli anni Novanta è stato protagonista di un’opera di rinnovamento e di riforma che l’ha privatizzato trasformandolo in una fondazione. È un caso unico per la suddetta categoria professionale.

Chi intraprende l’attività di agente o rappresentante di commercio è tenuto a presentare doppia domanda di iscrizione, sia all’INPS sia all’Enasarco; che, assunti i caratteri fondazione, si configura come una sorta di cassa previdenziale integrativa e privata.

Enasarco: i requisiti per accedere alla pensione di vecchiaia

Gli iscritti conseguono il diritto alla pensione di vecchiaia solamente se in possesso dei seguenti requisiti:

  • Un’età anagrafica minima che, sommata alla contribuzione, raggiunga la “quota” prevista nell’anno considerato; 
  • Un’anzianità contributiva minima di 20 anni. 

Terminato nel 2019 il regime transitorio, a decorrere dal 1° gennaio 2017 il Regolamento Enasarco permette di chiedere la pensione di vecchiaia anticipata. Premesse tre condizioni, ovvero i 20 anni di anzianità contributiva, i 65 anni di età ed il raggiungimento della Quota 90.

Pensione anticipata ammessa, a patto della decurtazione

Uno o due anni prima dei termini ordinari del pensionamento (67 anni e Quota 92), la soluzione descritta dà la facoltà di raggiungere la pensione. Per ciascun anno di anticipazione il trattamento in oggetto riduce del 5% la somma riconosciuta. Le donne avranno la possibilità di farvi ricorso a partire dal 2021. 

Dal primo giorno del mese a quello di effettiva richiesta decorre la pensione anticipata, così calcolata. Da ciò ne deriva che la presentazione delle domande on-line, mediante piattaforma dedicata ai patronati, dovrà avvenire con il compimento dei 65 anni, pena il rigetto della stessa domanda.

La Corte di Cassazione permette di riscattare periodi assicurativi, frazionati presso due o più regimi pensionistici, e di totalizzarli per la parte in cui gli stessi non si sovrappongono.