CCSNews
pensione

Pensione di vecchiaia e anticipata: quale scegliere?

Meno anni lavori, meno contributi versi e, ovviamente, più basso sarà l’importo della pensione percepito. Il dubbio di chi deve scegliere tra una eventuale pensione anticipata e quella di vecchiaia è spesso costituito dall’incidenza che l’anticipo avrebbe sull’assegno previdenziale. 

Pensione di vecchiaia

La particolarità della pensione di vecchiaia è un requisito contributivo non eccessivamente severo, pari a 20 anni. Ben più vincolante il presupposto anagrafico, fissata per il 2020 a 67 anni con riferimento a tutte le categorie di lavoratori, autonomi e dipendenti.

In funzione della cosiddetta “speranza di vita”, l’età pensionabile è soggetta a periodici adeguamenti. Se le aspettative di vita aumentano la soglia anagrafica viene aggiornata.

La contribuzione dei 20 anni vale a qualsiasi titolo, versata o accreditata in favore dell’assicurato. Si considerano pertanto paritari i contributi da lavoro, figurativi, da riscatto e i versamenti volontari. 

Pensione anticipata: vantaggi e svantaggi rispetto a quella di vecchiaia

Introdotta dalla riforma Monti-Fornero, la pensione anticipata è quella prestazione previdenziale accessibile raggiunto un requisito di natura contributiva, non raggiungendo una determinata età. In definitiva, è possibile andare in pensione prima del limite minimo dei 67 anni richiesti dalla pensione di vecchiaia, a patto di aver maturato un certo numero di contributi. Nello specifico, per il 2020 è concessa:

  • Ai lavoratori uomini (dipendenti o autonomi) con almeno 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva
  • Alle lavoratrici donne, con almeno 41 anni e 10 mesi di anzianità contributiva

A differenza della pensione di vecchiaia, persiste una differenza nei requisiti anagrafici tra i due sessi.

Gli adeguamenti in base alle speranza di vita sono sospesi fino al 31 dicembre 2026. Un beneficio cui fa da contraltare la reintroduzione della finestra mobile trimestrale. Si viene, insomma, a creare un intervallo di 3 mesi tra il momento in cui è possibile inoltrare la domanda di pensione e quello in cui l’assegno è effettivamente erogato. 

Quota 100

Tra le opzioni ulteriori messe a disposizione dal Governo, è stata introdotta dal decreto legge 4/2019 la famosa Quota 100. La misura sperimentale permette di accedere alla pensione con 62 anni di età e 38 di contributi per chi maturerà i requisiti entro il 31 dicembre 2021.