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Penale di 25 miliardi per la revoca ad Autostrade: incubo

M5S in crisi. Dopo il crollo del Ponte di Genova di due anni fa, ha subito detto che sarebbe scattata la revoca ad Autostrade per l’Italia (Aspi). Gestore del tratto autostradale dove c’era il vecchio Ponte. Ma poi i grillini si sono scontrati con la realtà: penale di 25 miliardi per la revoca ad Autostrade. Perché la penale? Facile. Io sono lo Stato, proprietario della rete autostradale. Do la rete in gestione ai privati. Tramite contratto (convenzione). In cambio, il privato fa manutenzione e incassa i pedaggi. Se io, Stato, non rispetto il contratto, pago una penale: in questo caso, 25 miliardi.

Al che, il M5S ha fatto retromarcia. Niente revoca. È stata sbandierata come una vittoria l’accordo fra Governo Conte e Autostrade. Che va statalizzata. Entra la Cassa depositi e prestiti. Ma qui s’è incagliato tutto. La Cassa vuole sapere quanti soldi mettere per subentrare. Quanto denaro ad Autostrade? Quanti soldi di manutenzione ci vogliono, di quanto devono scendere i pedaggi. Come promesso dall’Esecutivo. A parole, tutto facile. Però quando si fanno i conti della serva coi quattrini, ci si trova scoperti. 

Se non si riesce a trovare per davvero l’accordo con Autostrade, allora scatta la revoca sul serio: questa la minaccia grillina ad Aspi. Sentiamo il viceministro dei Trasporti, Giancarlo Cancelleri: chi ha dimostrato di aver approfittato dei beni dello Stato dimenticandosi di controlli e di garanzia della sicurezza non è degno di gestire dei beni dello Stato. Per questo motivo, noi 5 Stelle abbiamo sempre detto che o i Benetton vanno via oppure gli revochiamo la concessione. E devono andarsene in un tempo congruo che per me è entro il mese di settembre.

Autostrade tuttavia non fa una piega. È forte di due cose. Primo: lo Stato dovrebbe pagare la penale di 25 miliardi di euro. Sarebbe un trionfo per i Benetton. Che segue al trionfo avvenuto per anni: affari d’oro con le autostrade. D’altronde, sono imprenditori: per contratto, hanno incassato pedaggi, saliti costantemente ogni benedetto anno. Secondo: se lo Stato non paga la penale, parte il contenzioso legale. Se parte il contenzioso legale, lo Stato si svena per anni. Sono controversie estenuanti e costosissime.