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Smart working: se finisce, italiani spaventati dall’ufficio

È una paura logica e legittima quella che attanaglia gli italiani. Hanno il terrore che lo smart working finisca nella seconda parte della pandemia di coronavirus, e che si torni in ufficio. Lo dice una ricerca commissionata da Linkedin. È normale, aggiungiamo: per andare in ufficio, molti devono prendere i mezzi pubblici. Che in Italia sono sporchi e stracolmi: non si respira, e lì dentro il contagio è molto più probabile che altrove.

Il 51% dei lavoratori teme che i propri colleghi e clienti non seguano le misure di sicurezza e le linee guida al loro rientro in ufficio. Mentre l 26% prevede un calo nei propri risparmi personali nei prossimi sei mesi e il 19% una diminuzione del proprio reddito. L’indagine del social network ha rilevato che per i professionisti italiani la sicurezza e la solidità del lavoro sono ancora tra le preoccupazioni principali.

Il problema è anche la condivisione dei bagni negli uffici. E poi gli spazi ridotti delle mense e degli angoli dove c’è la macchinetta del caffè. A far paura è un raffreddore di un collega, riteniamo: ovvio, uno starnuto, il naso che cola, la tosse sono sintomi del Covid. Potrebbero non bastare le mascherine, specie negli open space: servono divisori in plexiglas. Se proprio c’era un settore dove imporre d’imperio qualcosa, questo era il lavoro: il Governo Conte poteva renderlo obbligatorio. Per tutti. Senza vincoli. Almeno sino a fine 2021. Anche le aziende avrebbero capito che è molto meglio pure per loro: il dipendente lavora il quadruplo a livello di quantità e qualità. E il datore risparmia: affitti, luce, riscaldamento.

C’è poco da fare: la coesistenza in ambienti chiusi è pericolosa: il corona ci aspetta. Che si tratti di discoteca, classe a scuola, ufficio, open space, comunque i rischi di infezione lievitano. Adesso che i contagi salgono in contemporanea con la fine dello smart working, sarà anche il caso di fare retromarcia quanto prima: tutti in smart working. È il futuro. Ce lo insegna un colosso come Twitter, coi lavoratori ognuno a casa. Per combattere con intelligenza la guerra contro il Covid. Ma se ci sono dirigenti vecchi nel cervello, con la mentalità antiquata, senza necessario background culturale e umano, saranno guai con la marea di persone in ufficio.