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caldaie, sostituite dalla pompe di calore

Caldaie: l’UE impone un nuovo cambio e il costo di adeguamento sarà notevole

Le caldaie sono al centro del nuovo provvedimento da pate dell’Unione europea, ecco in cosa consistono le novità.

Caldaie, arriva il nuovo divieto europeo

Continua la folle direttiva Ue che impone grandi lavori di ristrutturazione per i proprietari di casa. La nuova direttiva della commissione europea punta ad un miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici. Entro il 2033 la direttiva impone il passaggio obbligato alla classe D, quindi un ulteriore salto di efficientamento energetico. Mentre nel periodo compreso tra il 2040 e il 2050 l’obiettivo è addirittura l‘emissione zero.

Anche per le caldaie arrivano delle indicazioni da parte dell’Unione Europea. A presto le caldaie a gas potrebbero essere definitivamente vietate. Al suo posto arriveranno dei sistemi di riscaldamento che rispettano l’ambiente e che hanno un combustibile ecocompatibile.

Caldaie, ma chi dovrà affrontare queste spese?

Caldaie, a gas presto sostituite

Secondo quanto previsto le caldaie a gas avranno vita fino al 2029. Poi dovranno essere sostituite in tutti gli edifici. Tuttavia già dal prossimo anno non si potranno richiedere i bonus per l’acquisto di questo tipo di caldaie e riscaldamento. Quindi è logico pensare che molti dei bonus legati alla ristrutturazione potrebbero essere validi, ad esclusione di questo tipo di caldaie.

Ad oggi sembra che la notizia sia stata accolta bene in molti paesi europei. Solo l’Italia sembra essere contraria, anche perché il nostro Governo sa benissimo quelle che sono le condizioni del patrimonio immobiliare italiano. E come se non bastasse la dipendenza dalle fonti di energia da altri Paesi, è un altro elemento di valutazione.

Ma la strada sembra essere ben definita, dire addio alle caldaie al gas a favore delle pompe di calore. Quindi ancora costi da sostenere per i proprietari di casa.

Gli edifici esonerati dalla normativa

Sono previste anche deroghe per edifici di particolare interesse architettonico, e l’Italia ne ha davvero molti. Basti pensare alle Chiese, ai luoghi di culto o al patrimonio storico culturale presenti lungo il nostro Paese, da nord a sud, senza dimenticare le isole.