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Truffe telefoniche

Ecco come funzionano le truffe telefoniche del cambio di gestore

L’ultima delle truffe telefoniche in grado di mietere ignare vittime è quella del cambio gestore. In cosa consiste? È presto detto: purtroppo ci si ritrova a discutere con qualcuno che prospetta un incremento di bolletta e in tanti abboccano. La conseguenza è che ci si trova con una compagnia differente rispetto a quella con cui si è sottoscritto l’accordo per la linea fissa. 

Truffe telefoniche: come funziona

La truffa del cambio gestore prevede che l’ignaro utente riceva una chiamata al numero fisso da un finto operatore. Egli dice che prestissimo l’importo in bolletta subirà un aumento per questioni amministrative. Così notifica che l’utente sarà contattato a breve da un consulente della Federconsumatori, dell’Agcom, dell’Unione Nazionale Consumatori o dell’Arera (muta la forma, ma non la sostanza…). 

Nella seconda chiamata il truffatore finge di essere un consulente di uno degli organismi sopra elencati in difesa dei consumatori. Durante la conversazione propone all’utente un nuovo contratto più caro rispetto a quello in essere, come comunica anche il portale del Corriere della Sera.

Dietro tali subdoli tentativi di raggirare la popolazione si nascondono talvolta dei call center plurimandatari, vale a dire quelli che offrono un servizio a diverse aziende o anche delle ditte specializzate nel reperire utenti che lasciano reclami in rete. Questi ultimi sono i più appetibili in quanto ci sono le condizioni più favorevoli affinché venga modificato. 

La denuncia di Federconsumatori

La Federconsumatori ha spiegato che il business della telefonia è, insieme a quello dell’energia, il più appetibile per i malintenzionati. All’associazione sono giunte 47.260 segnalazioni in tal proposito, mentre sono state 1.602 le pratiche avviate. Il consiglio è il solito, ossia di prestare la massima attenzione nel momento in cui si ricevono tali telefonate e non accettare immediatamente il nuovo piano tariffario.