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50000 lire

Fino a 3000 mila euro, per questa versione delle 50000 lire! Attenzione se ne avete conservate!

Ma quanto è appassionante il mercato della numismatica? Se prima di oggi non te ne sei mai particolarmente interessato, non sai assolutamente quello che ti aspetta! Il mercato del collezionismo rimane sempre florido, ragion per cui è più facile di quanto sembra mettersi in tasca delle ottime cifre, nel caso tu riesca a trovare in casa dei vecchi oggetti.

Naturalmente, sul valore del bene incidono diversi fattori, a partire dalla rarità e dalle condizioni in cui il bene è conservato. Ma nella migliore delle ipotesi la banconota da 50000 lire che ci accingiamo a raccontarti può davvero valere una fortuna.

Nel fronte riporta l’autoritratto di Leonardo Da Vinci e nel retro l’immagine della cittadina di origine del geniale inventore toscano. Hai un bigliettone così realizzato? Ottimo. Prima però di fare i tripli salti carpiati per la gioia guarda all’anno di emissione. 

Il modello del 1974 da 50000 lire

C’è un particolare modello disponibile a una quotazione davvero cospicua. Si tratta della versione immessa in circolazione nel 1974, quando ne furono stampate 60 mila unità. Se è in uno stato impeccabile, ovvero in Fior di Stampa, vale fino a 3 mila euro. La quotazione si dimezza se è in condizioni Splendide, mentre se in buone raggiunge gli 800 euro. La banconota in questione ha il numero di serie W e porta la firma di Carli/Barbarito. 

In generale, le banconote da 50 mila lire denominate “Leonardo” hanno oggi un valore davvero rilevante. Sempre a firma Carli/Barbarito, quella stampata nel 1975 ha una quotazione media di 2.000 se in Fior di Stampa. Corrispettivo identico riconosciuto ai modelli da 50 mila emessi nel 1968 nel 1972, che porta la firma di Carli/Lombardo.

L’introduzione col governo Aldo Moro

Le origini risalgono al governo di Aldo Moro. Ad assumere tale decisione fu il Presidente del Consiglio e il ministro del Tesoro Emilio Colombo. Rimase in giro dal 1967 al 1974 per un totale di 7 anni e la realizzava l’Officina Carte Valori della Banca d’Italia.

Il valore è inferiore per la prima serie. Difatti, quella del 1967 se in condizioni FdS non si spinge al di là dei 1.200 euro. Ciò poiché videro la luce ben 20 milioni di esemplari. Come abbiamo già spiegato in apertura, la tiratura è un fattore cruciale nella determinazione del prezzo di listino. Sebbene nemmeno con le versioni di altri anni non parliamo affatto di bruscolini, la più ricercata e meglio pagata è datata 1974.