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Reddito di cittadinanza: psicodramma politico

Reddito di cittadinanza: i numeri di Anpal Servizi, che raccoglie sia i monitoraggi delle Regioni sui centri per l’impiego, sono orribili. Vediamo le rendicontazioni mensili dei navigator (i 3mila operatori che si affiancano a quelli dei centri per l’impiego per seguire specificamente i percettori di Rdc): le politiche attive rivolte ai beneficiari del reddito di cittadinanza sono inadeguate. A fine luglio: su 1,23 milioni di persone tenute al patto di servizio, solo 710mila sono state convocate e in 318mila hanno firmato. Lo dice il Sole.

Un flop, quello del Reddito di cittadinanza, che è uno psicodramma politico. Esploso dopo la legnata alle regionali a danno del M5S. Se avessero vinto, la tragedia del Reddito di cittadinanza, che diviene disoccupazione a vita, sarebbe emerso?

Reddito di cittadinanza: come uscirne?

I centri per l’impiego fanno sapere che al primo appuntamento si è presentato solo il 71,5% dei convocati. Di questi, il 63% degli appuntamenti si è tradotto nella sottoscrizione di un patto. Il lockdown ha frenato anche il decollo dei Progetti utili alla collettività (Puc), cioè i progetti dei Comuni per affidare lavori socialmente utili ai percettori del “reddito”. Bisogna proseguire nel rafforzamento dei centri per l’impiego, che stiamo portando avanti nelle Regioni con i concorsi, per passare da 8mila operatori a quasi 20mila, spiega Cristina Grieco, assessora al Lavoro della Toscana e coordinatrice della Commissione Istruzione e lavoro della Conferenza delle Regioni.

Su 507mila soggetti che si sono presentati alla prima convocazione, 69.943 sono stati esonerati dal patto. Perché avevano carichi di cura legati alla presenza di bambini o familiari con disabilità grave, o perché frequentavano corsi di formazione. Altri 17.827 beneficiari rinviati ai servizi sociali dei Comuni per il patto di inclusione sociale. E 21.494 sono stati sanzionati: il loro nominativo è stato inviato all’Inps per violazione delle condizionalità previste dal reddito di cittadinanza (rifiuto, abbandono dei percorsi).